Dibattito

Anche Lega ed Europa Verde contro il parco eolico Monte Giarolo

Un progetto che continua a far discutere

Anche Lega ed Europa Verde contro il parco eolico Monte Giarolo
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L’area dell’Appennino settentrionale alessandrino scelta dalla “15 Più Energia” di Brescia per il progetto eolico Monte Giarolo è stata indicata tra le aree idonee allo sviluppo della fonte eolica in Piemonte presente nel Piano Ambientale Regionale (Pear). Il progetto però sta incassando la contrarietà di molte amministrazioni comunali dei territorio coinvolti, di comitati, gruppi politici e semplici cittadini

Il progetto peraltro era stato cassato anche dall’amministrazione provinciale alessandrina.

Il progetto

Il progetto prevede la costruzione di 20 torri eoliche dell’altezza complessiva di 209 metri capaci di generare una potenza di 6,2 MWh ciascuna. Le torri verrebbero collocate al di sotto dei crinali montani che vanno da Monte Chiappo a Monte Bogleglio e da Monte Roncasso a Monte Giarolo collocati nei territori comunali di Albera Ligure, Cabella Ligure e Fabbrica Curone. L’area è collocata sull’Appennino Ligure, a cavallo tra la Val Borbera e val Curone.

La posizione della Lega provinciale

Ai già numerosi pareri contrari al progetto, in queste ore si è aggiunto quello della Lega provinciale di Alessandria.

“La realizzazione del Parco Eolico Monte Giarolo avrebbe un effetto devastante sull'ecosistema delle Valli Curone, Borbera e Staffora, e rischierebbe di creare danni irreparabili sia all'economia agricola e turistica del territorio, sia alla qualità di vita delle comunità locali”.

Così la Lega provinciale di Alessandria, in una nota, prende ufficialmente posizione contro la realizzazione di un progetto già aspramente criticato da numerosi sindaci, e ampiamente bocciato, numeri e dati tecnici alla mano, dall'amministrazione provinciale, guidata dal Presidente Enrico Bussalino.

“La Lega – prosegue la nota – si schiera senza tentennamenti al fianco delle comunità locali e dei loro amministratori, che in maniera coesa e sostanzialmente unitaria hanno già chiesto in più riprese che sia dato lo 'stop' definitivo ad un progetto che prevede l’installazione di 20 aerogeneratori appena al di sotto delle dorsali tra la val Borbera, la val Curone e la val Staffora, ad un'altezza di 208 metri dal suolo, e dati alla mano porterebbe ai comuni della zona assai più danni che benefici.

Per questo, su spinta degli amministratori leghisti delle zone interessate, è stata redatta una mozione che verrà presentata nei consigli comunali: ci aspettiamo di approvarla a larga maggioranza, andando anche oltre i colori politici per difendere il territorio.

"La transizione ecologica - precisano dal Carroccio - è un processo quanto mai necessario, ma la riduzione drastica delle fonti energetiche ad alta impronta carbonica e l’utilizzo sempre maggiore di fonti energetiche a basse emissioni e fonti rinnovabili non può certamente avvenire attraverso processi di deturpazione dell'ambiente, dei territori e delle loro comunità. La Lega farà di tutto perché Regione Piemonte e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica prendano atto della specificità della situazione, e comprendano l'assoluta irrealizzabilità del progetto del Parco Eolico Monte Giarolo”.

Il "No" di Europa Verde

A farsi sentire sulla questione è anche il circolo alessandrino di Europa Verde. Questo il comunicato:

"Il progetto presentato per la realizzazione del parco eolico Monte Giarolo presenta diverse lacune e non certifica il rispetto di tutti i criteri ed i vincoli necessari per la costruzione dell’impianto. Partendo dal presupposto che Europa Verde-Verdi Alessandria è favorevole all’incremento della produzione delle energie rinnovabili ed all’eolico in generale, in quanto può rappresentare una valida alternativa ai combustibili fossili, si ritiene necessario valutare l’ubicazione degli stessi per evitare un impatto ambientale indesiderato e devastante con ricadute economiche e sociali".

"Ricordo che in Italia il consumo di suolo è quantificato in 2 metri quadrati al secondo e che entro il 2030 il 30% del territorio deve essere adibito ad area protetta e l’area prescelta ha caratteristiche ideali per poter fare parte di quella percentuale - afferma Raoul Oliva - co-portavoce di Europa Verde-Verdi Alessandria - considero gli impianti fotovoltaici una risorsa da sfruttare solo se costruiti senza impatto ambientale e rispettando tutte le regole necessarie per salvaguardare la biodiversità e la bellezza dei nostri territori".

L’incontro pubblico tenutosi a San Sebastiano Curone sull’argomento, con una ottima partecipazione, è la dimostrazione che la cittadinanza vuole essere parte attiva delle scelte sui territori e che la tutela dell’ambiente deve sempre essere messa in cima alla lista delle priorità politiche.

"Oltre all'aspetto estetico deturpante andrebbe a vanificare anni di lavoro e impegno delle comunità locali per rendere queste montagne attrattive dal punto di vista turistico, inoltre - aggiunge Gian Luca Loreggia – da conoscitore della materia economica, dai dati proposti, il
progetto non è neppure sostenibile da un punto di vista economico e finanziario, quindi la domanda sorge spontanea, chi investe e perché? Siamo assolutamente contrari a questo impianto eolico perché saranno costruite infrastrutture, inutili ed impattanti, per la messa in opera che saranno utilizzate limitatamente (solo durante i lavori della costruzione dello stesso) ma che saranno lasciate in eredità al nostro territorio; non è l’area appenninica, poco artificializzata, il territorio che deve sopperire alla mancanza di energie rinnovabili".

"La questione è quanto mai delicata, e concordo sul fatto che sia necessario valutare in maniera precisa il progetto. Dare un via libera senza aver prima considerato tutti gli aspetti della situazione, può essere controproducente, proprio per il rischio di andare a modificare il paesaggio in maniera irreversibile, senza avere il beneficio sperato per il territorio" commenta Giulia Bovone, co-portavoce di Europa Verde-Verdi Alessandria.

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