Arriva a Valenza L’Alveare che dice Sì!, la rete dei gruppi di acquisto sostenibile
Un nuovo modo per vendere e comprare i prodotti locali utilizzando internet e la sharing economy: questa l’idea alla base de L'Alveare che dice Sì!, che il 6 ottobre arriva a Valenza. Con degustazione aperta a tutti.
Combinare tecnologia e agricoltura sostenibile per accorciare la filiera, e permettere a chiunque di fare la spesa online direttamente dai piccoli produttori del territorio: L’Alveare che dice Sì! è il progetto che sta diffondendo in Italia un modello di acquisto etico e sostenibile.
Come fare la propria spesa
Tramite la piattaforma www.
Un nuovo modo per vendere e comprare i prodotti locali utilizzando internet e la sharing economy: questa l’idea alla base de L'Alveare che dice Sì!, progetto nato in Francia nel 2011 e sviluppatosi rapidamente in tante regioni d’Italia, e che apre ora a Valenza. L'Alveare che dice Sì! è una piattaforma online che permette una distribuzione più efficiente dei prodotti locali, per dar vita a un modello di impresa sociale: la piattaforma di vendita favorisce infatti gli scambi diretti fra agricoltori locali e comunità di consumatori, che possono vendere online e ritrovarsi una volta alla settimana in mercati temporanei a Km 0, conosciuti
come Alveari. Ad oggi sono più di 260 gli Alveari presenti in Italia, e 3000 i produttori che li riforniscono.
L’Alveare del Po
Il luogo che ospiterà la distribuzione settimanale della spesa è VILLA GROPELLA, in strada per solero 8.Dal 6 ottobre 2022 Federica e Sabrina, le Gestrici dell’Alveare, ospiteranno i produttori locali in un'area esterna a Villa Gropella dove ogni martedì dalle 17:30 alle 19:00 avrà luogo la distribuzione della spesa. Già tredici piccoli produttori locali si sono iscritti all’Alveare, proponendo un’offerta di prodotti molto varia: frutta, verdura, carne bovina, di pollo e coniglio, formaggi e uova ma anche pane casereccio, succhi di frutta, conserve e vino. I produttori associati sono stati selezionati nel pieno rispetto del chilometro zero: distano infatti in media 30 km dall’Alveare.
Giovedì 6 ottobre a partire dalle 17:30, gestori e produttori dell’Alveare si presenteranno con una piccola degustazione inaugurale aperta a tutti, iscritti e non. Con l’occasione abbiamo pensato di ricreare un ambiente divertente e di scoperta anche per i bambini, sarà presente un’educatrice che intratterrà i bambini con un laboratorio tutto green, in tema con l’Alveare. Le piccole mani dei vostri bimbi creeranno un memory da portare a casa, mentre voi avrete la possibilità di assaggiare i prodotti e scambiare due parole con i produttori e con noi.
È possibile iscriversi gratuitamente all’Alveare del Po di Valenza cliccando su questo link:
https://thefoodassembly.com/
Come funziona L’Alveare che dice Sì!
I produttori locali si iscrivono al portale www.alvearechedicesi.it e si uniscono in un “Alveare”, mettendo in vendita online i loro prodotti: frutta, verdura, carne, formaggi. I consumatori che si registrano sul sito possono acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma, senza abbonamenti o minimi d’ordine.
Il ritiro dei prodotti avviene settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal gestore dell’Alveare, cioè colui che ha preso l’impegno di tenere il contatto con gli agricoltori e che si occupa di pianificare eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta. Chiunque può diventare gestore di un Alveare: dal libero professionista all’impiegato, dal pensionato allo studente.
La gestione di un Alveare è un’attività complementare che prevede una remunerazione che può diventare interessante come reddito complementare; una professione della nuova Gig economy che per qualcuno è già diventata unica occupazione, permettendo al gestore di “vivere di Alveare”.
Chi è l’Alveare che dice Sì!
L’Alveare che dice sì! è una startup nata nel 2015 con base a Torino e Milano. È un progetto che ha origine in Francia nel 2011 col nome di “La Ruche qui dit Oui”, e che nel paese transalpino ha ottenuto un enorme successo: ad oggi sono più di 1000 gli alveari presenti Oltralpe.
In Italia sono già sorti oltre 260 Alveari su tutto il territorio nazionale.