Burioni contro il no-vax Rivera: "Ad ottobre ce lo troviamo in ospedale a spese nostre"
L'immunologo marchigiano rincara la dose su Twitter ai danni dell'ex calciatore azzurro Gianni Rivera, originario di Alessandria.
Prosegue la diatriba tra il virologo Roberto Burioni e l'ex azzurro Gianni Rivera. Dopo la prima querelle iniziata qualche giorno fa e relativa al fatto che l'ex calciatore originario di Alessandria non si vorrebbe vaccinare per i timori di reazioni avverse, l'immunologo ha rincarato la dose con un tweet al veleno che coinvolge anche l'attore Enrico Montesano, anche quest'ultimo dichiaratamente no-vax: "Ad ottobre ce li troviamo in ospedale a spese nostre".
"Ad ottobre ce lo troviamo in ospedale a spese nostre"
Questo a ottobre ce lo ritroviamo in ospedale insieme a Gianni Rivera a spese nostre.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) June 20, 2021
Tra il virologo Roberto Burioni e l'ex calciatore azzurro Gianni Rivera è ancora guerra aperta. L'immunologo marchigiano, molto attivo su Twitter, è intervenuto questa volta in risposta ad un video dell'attore Enrico Montesano, il quale, dichiaratamente no-vax, riportando la versione di una misteriosa fonte interna ad Avis, aveva affermato:
"Il sangue dei donatori vaccinati viene buttato perché si coagula".
La risposta al veleno di Burioni non si è fatta attendere, ed anzi, ha approfittato dell'occasione per rincarare la dose contro l'alessandrino Rivera:
"Un amico che conosce una persona di rango avrebbe dovuto dirlo con la voce di Dudu il gagà... Questo a ottobre ce lo ritroviamo in ospedale insieme a Gianni Rivera a spese nostre".
L'origine della querelle Burioni-Rivera
Una querelle quella tra Burioni e Rivera che ha avuto origine dalle dichiarazioni dell'ex calciatore della Nazionale nella puntata di Porta a Porta, noto e seguito salotto Rai di Bruno Vespa. Il campione d'Europa nel '68, ha affermato di non volersi vaccinare per i timori di reazioni avverse. Le sue parole hanno avuto delle conseguenze. A criticare pubblicamente la scelta dell'alessandrino classe 1943 il virologo Roberto Burioni che ha cinguettato:
"Campioni nello sport, ma babbei nella vita. Che amarezza, pensando a quanto gli sportivi potrebbero fare per il bene comune".
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Al programma radiofonico La Zanzara, raggiunto telefonicamente da Cruciani, è giunta quindi la controreplica dell'ex Pallone d'Oro.
"Burioni? Non so chi è, io ricordo Buriani che giocava con me. Non so neanche chi è, pensavo a un burrone, o un grosso burro. Non so davvero chi sia, si vede che è diventato popolare e ne ha approfittato. Quelli bravi non li invitano mai perchè hanno paura delle stesse cose che dico io".
Poteva finire così? Certo che no. Largo quindi a un nuovo tweet del professore del San Raffaele di Milano:
"Di un 78enne che non si vaccina contro COVID-19 sono evidenti due tratti del carattere: la dabbenaggine ma soprattutto il coraggio".