ALESSANDRIA E PROVINCIA

Cantine Volpi di Tortona: nuova generazione al comando dell’azienda con un profilo da “improver”

Lo dice lo studio di LIUC – Università Cattaneo e Gruppo Sella sulla creazione di valore e sul contributo delle nuove generazioni

Cantine Volpi di Tortona: nuova generazione al comando dell’azienda  con un profilo da “improver”
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Le nuove generazioni in azienda possono essere l’elemento chiave per la creazione di valore, contribuendo al rinnovamento e al successo dell’impresa di famiglia grazie all’innovazione di processo e di prodotto, allo sviluppo di un nuovo piano strategico e alla trasformazione del modello di business. Restano altrettanto rilevanti anche altri aspetti come digitalizzazione, managerializzazione e internazionalizzazione, nonchè l’adozione di strategie orientate alla sostenibilità e alla responsabilità sociale.

E’ quanto emerge dal volume “Imprese familiari e creazione di valore – Il contributo delle nuove generazioni”, curato da Valentina Lazzarotti e Salvatore Sciascia, co–direttori di FABULA (il Family Business Lab della LIUC – Università Cattaneo), e realizzato in collaborazione con Banca Sella.

Il libro

Il libro è l’ultimo della collana Università Cattaneo Libri, edita da Guerini Next, ed è stato presentato di recente in questi giorni durante un incontro in Università, alla presenza di alcune delle imprese protagoniste dello studio.

Il libro, che contiene la prefazione di Maurizio Sella, Presidente del gruppo Sella, e postfazione di Federico Visconti, Rettore LIUC Università Cattaneo, analizza le dinamiche di 15 casi imprenditoriali nei quali le nuove generazioni hanno partecipato concretamente al cambiamento e all’affermazione dell’azienda di famiglia, oltre a riassumere la letteratura scientifica sul tema.

Tra le aziende approfondite nel volume, anche Cantine Volpi di Tortona, azienda ultracentenaria inserita in un territorio rinomato per la produzione del vino.

Una realtà che, con la nuova generazione imprenditoriale, sta lavorando invece sull’innovazione di prodotto, il rinnovamento dei processi aziendali, la digitalizzazione.

Per ogni azienda, nel libro vengono illustrati i driver che hanno contribuito a determinare l’imprenditorialità del giovane leader, distinguendoli in fattori individuali, familiari, aziendali e di contesto. Inoltre, si presentano le diverse forme di imprenditorialità sviluppate dalle nuove generazioni (innovazione, rinnovamento e venturing) e gli effetti virtuosi di tale processo.

Un testo che ha l’ambizione di coniugare il rigore della ricerca accademica con la pragmaticità dell’impostazione tramite i casi. Una miniera di spunti e consigli pratici per coloro che abbiano voglia di imprimere una trasformazione positivo alla realtà che sono chiamati a guidare.

L'analisi dei casi

L’analisi dei casi ha portato all’identificazione di cinque profili diversi di giovane imprenditore: il revolutioner, l’orchestrator, il venturer, il renewer, l’improver. Cantine Volpi è stata classificata con il profilo di improver, ossia giovani leader che, spinti da fattori familiari, partono da quanto creato dalle generazioni precedenti per migliorare il business, in termini prevalentemente di riposizionamento dello stesso (rinnovamento) e di innovazione.

“Tante imprese familiari – spiegano Valentina Lazzarotti e Salvatore Sciascia nel primo capitolo – prosperano e riescono a mantenersi redditizie attraverso molteplici generazioni. Magari si trasformano, mutando addirittura la tipologia di business in cui operano, ma continuano, in un modo o nell’altro, a creare valore nel tempo, tanto è che si parla di valore trasgenerazionale.

E’ quindi nell’interesse della comunità accademica cosi come degli stessi imprenditori familiari e di tutti gli stakeholder (policy maker inclusi), che in qualche misura sono influenzati dall’attività dei family business, comprendere a fondo le dinamiche che possono manifestarsi. Contribuire a questo dibattito è l’obiettivo di fondo che questo libro si propone”.

“Nei fatti – scrive il Rettore della LIUC, Federico Visconti nella postfazione del volume – la ricerca costituisce un grande repertorio di giovani imprenditori “sul pezzo”, donne e uomini che esprimono una vocazione forte, prodigano energie, investono capitali. Rappresentano, come già si diceva, un patrimonio da tutelare, che coniuga doti individuali (la passione, l’ambizione, la determinazione, il fiuto per le opportunità, la propensione per l’apprendimento, la capacità di prendere decisioni in contesti di incertezza ecc) ed etica professionale (la concezione dell’impresa come bene privato di interesse pubblico, la tensione a far crescere una comunità di persone, il valore del merito, il senso di responsabilità istituzionale ecc)”.

“Gestire un’azienda familiare è un’arte. Non esiste un modello prefissato per farlo. Ognuna è un universo, che con l’impegno costante dell’imprenditore, del management e di tutte le persone che ne fanno parte, si adatta nel tempo ai cambiamenti o li anticipa con lungimiranza e prudenza, senza mai fare passi più lunghi della gamba. E investe per continuare nella propria mission di servire il cliente e soddisfare gli stakeholder nel miglior modo possibile. Il tempo è un fattore cruciale. Non basta creare un’azienda di successo, essadeve essere solida, stabile e longeva, generazione dopo generazione” evidenzia nella prefazione Maurizio Sella, Presidente del gruppo Sella.

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