Il caso

Centro Alzheimer di Casale ancora chiuso a due mesi dall'inaugurazione

A sollevare la questione è il Pd cittadino che incalza amministrazione comunale e Asl Alessandria

Centro Alzheimer di Casale ancora chiuso a due mesi dall'inaugurazione
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A due mesi dalla formale inaugurazione del Centro Diurno "Mnemosine" presso la Casa di Riposo di Casale Monferrato, avvenuta lo scorso sabato 28 ottobre, sembra tutto fermo.

Nella foto il taglio del nastro lo scorso ottobre

Il Pd: "Com'è possibile?"

L'inaugurazione del centro, resa possibile grazie all'impulso dato all'iniziativa da VITAS e da innumerevoli donazioni private, era avvenuta alla presenza delle massime autorità cittadine, dei vertici dell'ASL AL e di molti esponenti della società civile.

Da allora però risulta tutto fermo e il Pd cittadino ha deciso di chiedere conto della situazione attraverso un lungo comunicato: "Com’è possibile che lo straordinario slancio volontaristico messo in campo 'VITAS', dal 'Giardino di CICCI', dalle tante Volontarie e Volontari, dalle tante aziende e privati donatori che in pochi mesi hanno compiuto un miracolo organizzativo, tecnico, operativo assolutamente encomiabile, rischi di arenarsi per aspetti burocratici e amministrativi che ancora precludono un utilizzo del Centro diurno contro l'Alzheimer?".

"Non dimentichiamo - proseguono dal Partito Democratico - che l'Alzheimer, e le altre malattie con demenza, sono processi degenerativi che colpiscono le cellule cerebrali, provocando l'alterazione e la perdita progressiva di alcune funzioni come memoria, pensiero, ragionamento, linguaggio, orientamento, comportamento e personalità. Purtroppo non si può guarire ma le condizioni di vita per i malati, e per chi presta loro assistenza, possono migliorare anche molto e alleviare carichi umani sociali ed economici, molto spesso insostenibili".

Nel comunicato poi si evidenzia l'importante operato della Dementia Friendly Community di Casale Monferrato, in prima linea nell'accoglienza, aiuto e sostegno dei malati e delle loro famiglie, anche con tecniche innovative che possono ridurre i disturbi del comportamento. "Ma se tutto ciò si arena - evidenziano dal Pd - di fronte alla burocrazia, perché le Autorità Comunali Casalesi e Sanitarie dell'ASL AL non riescono a completare un semplice iter burocratico e a raccogliere le autorizzazioni necessarie, si svilisce l'azione di tanti Volontari, non si risolve il problema di tante famiglie che necessitano di assistenza, si offre una ennesima immagine di precarietà, incapacità e inconsistenza operativa che sono un dramma nel dramma".

"Sindaco e Asl rimedino a questa situazione"

Quindi l'appello alle istituzioni competenti: "Chiediamo che senza indugio, Sindaco e Dirigenti ASL, ciascuno secondo le proprie competenze e responsabilità, pongano fine a questo incredibile e increscioso balletto di incompetenza e rimedino a una situazione che lascia perplessi, indignati, senza parole. Alle nostre richieste circostanziate in Consiglio Comunale su questo grave problema, la risposta della Giunta comunale è stata… il silenzio: un'offesa verso i sofferenti e chi si è molto speso per ottenere un risultato che dona lustro a tutta la Città".

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