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Dalla guerra alla rinascita grazie alla Caritas di Tortona: la storia della famiglia Honcharova

Tetiana Honcharova racconta la storia della sua famiglia, fuggita dall'Ucraina per colpa della guerra e accolta dalla Caritas di Tortona

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A Filo Diretto la storia della famiglia Honcharova, che ha attraversato l’Europa per sfuggire al conflitto in Ucraina fino a raggiungere l'Italia dove il sistema di accoglienza della Caritas Diocesana di Tortona, diretto da Luca Simoni, ha restituito loro la speranza.

La storia della famiglia Honcharova

Nel 2022, la guerra in Ucraina ha colpito brutalmente la cittadina di Bucha. Tetiana Honcharova, con il marito e i figli, ha vissuto dieci giorni rinchiusa in casa sotto le bombe. Senza luce, senza viveri, e con un’unica possibilità: sfruttare un corridoio verde per fuggire. Venti minuti per raccogliere ciò che potevano e mettersi in marcia.

La loro odissea li ha portati in Polonia e infine in Italia. A Milano non c’erano alloggi disponibili e, in un ultimo tentativo, hanno contattato varie Caritas del Nord Italia. Solo quella di Tortona ha risposto, offrendo loro accoglienza a Berzano. Una comunità calorosa ha teso la mano nel momento più difficile della loro vita.

Il viaggio non è stato solo fisico, ma anche umano. Oggi la famiglia è inserita in un nuovo contesto, prova a ricostruire la propria quotidianità e, soprattutto, a ritrovare serenità. Il racconto di Tania è una finestra su ciò che troppo spesso dimentichiamo: la guerra è fatta di storie vere, di famiglie come la nostra.

 Caritas Tortona: un modello di accoglienza che genera futuro

La Caritas di Tortona ha risposto concretamente all’emergenza ucraina attivando un sistema di accoglienza diffuso. Oggi, grazie a questa rete, molte famiglie non solo sopravvivono, ma tornano a vivere con dignità.

L’organizzazione, guidata da Luca Simoni, ha creato una rete di famiglie e comunità disposte ad aprire le porte ai rifugiati. Un’accoglienza che va oltre il semplice tetto: offre relazioni, opportunità, futuro.

È il caso della famiglia Honcharova, ospitata a Berzano di Tortona. Pavlo lavora oggi come custode nella mensa solidale e operatore del centro diurno. Tania ha trovato spazio nel laboratorio di cucito creativo della cooperativa Agape, occupandosi anche dello shop online. Due percorsi professionali nati dall’incontro tra bisogno e competenze, tra fiducia e responsabilità.

Come spiegato da Simoni, il modello non è assistenzialista, ma educativo: punta a valorizzare la persona, restituendole strumenti per rimettersi in cammino. In una diocesi così vasta, che va dal Genovesato al Piacentino, l’approccio integrato è fondamentale per rispondere a fragilità sempre più complesse. La Caritas non distribuisce solo aiuti, ma costruisce ponti reali verso una nuova normalità.

Né russi né ucraini: solo persone in cerca di pace

La famiglia Honcharova, con radici in entrambi i Paesi, è testimone di una guerra che divide fratelli e lingue e ci ricorda quanto la pace sia un dovere universale.

Tetiana è ucraina, Pavlo è russo. Si sono conosciuti da adolescenti in Russia, si sono sposati in Ucraina, hanno messo su famiglia in una casa che oggi è solo un ricordo. La loro è una vita vissuta tra due popoli ora in guerra. E come loro, milioni di persone si ritrovano divise da confini improvvisamente divenuti trincee.

Il loro racconto, fatto di parole in russo, ucraino e ora anche italiano, è una testimonianza viva di quanto la guerra non sia solo geopolitica ma intimità distrutta. I figli, inseriti nella scuola italiana, imparano in fretta. Ma il dolore resta, specialmente quando il figlio minore chiede di rivedere la casa in Ucraina che non ricorda più.

Il loro vissuto li rende testimoni del dramma umano, oltre la politica. Luca Simoni sottolinea come la storia di questa famiglia faccia riflettere sull’assurdità della guerra e sulla necessità di superare i confini, anche linguistici, per costruire convivenze pacifiche. I bambini, integrati rapidamente nella scuola italiana, rappresentano un futuro possibile, ma resta vivo il dolore per le radici spezzate.