Filo diretto

Disability manager, un ponte verso l’inclusione: le novità ad Alessandria

A Filo Diretto focus sulla figura del disability manager, spiegandone nascita, funzioni e importanza per i comuni, con il caso di Alessandria

Disability manager, un ponte verso l’inclusione: le novità ad Alessandria

Ospite a Filo Diretto, l’architetto Paola Testa, disability manager del Comune di Alessandria, racconta come questa professione stia trasformando la città in un laboratorio di inclusione e sensibilizzazione.

Il ruolo del Disability manager

Il disability manager è una figura ancora poco conosciuta, ma sempre più centrale per le amministrazioni locali. Nato nel 2009 come proposta ministeriale, questo ruolo ha il compito di promuovere inclusione e accessibilità, lavorando non solo contro le barriere architettoniche ma soprattutto contro quelle culturali.

Ad Alessandria, l’ufficio guidato da Paola Testa si occupa di diffondere una nuova mentalità attraverso progetti formativi nelle scuole e attività esperienziali che permettono agli studenti di mettersi nei panni delle persone con disabilità: dalla guida in carrozzina, alla simulazione della cecità o della sordità, fino all’uso di protesi avanzate.

Le iniziative non riguardano solo le disabilità fisiche, ma anche nuove fragilità come i disturbi dell’apprendimento o le difficoltà emerse nel post-pandemia. Fondamentale la collaborazione con associazioni del territorio, che offrono supporto e strumenti didattici.

Il messaggio di fondo è chiaro: l’inclusione non è un concetto astratto, ma un percorso che parte dall’educazione e dalla consapevolezza. La sfida è costruire una città dove ogni cittadino, indipendentemente dalle proprie condizioni, possa muoversi, studiare e vivere con dignità.

Verso progetti di vita personalizzati

La provincia di Alessandria è tra le 11 in Italia scelte per la sperimentazione del Decreto Legge 62/2024, che segna una svolta nel modo di intendere la disabilità. Fino a oggi la valutazione era basata esclusivamente sulla patologia. Con la nuova normativa, invece, si considerano capacità, inclinazioni e desideri delle persone, costruendo veri e propri progetti di vita personalizzati.

Il decreto attribuisce all’INPS la gestione delle pratiche, tramite un portale dedicato che coinvolge scuole, servizi sociali e mondo del lavoro. L’obiettivo è passare da un’assistenza frammentata a un sistema integrato, capace di accompagnare le persone con disabilità in ogni fase della vita.

Si tratta di un cambiamento radicale, che richiede formazione di operatori, nuove risorse e un cambio di mentalità. Non mancano preoccupazioni per i tempi di applicazione e per le difficoltà organizzative, ma il principio guida resta quello di superare una visione pietistica della disabilità e valorizzare ogni individuo come parte attiva della comunità.

Per le famiglie, spesso assillate dalla domanda “cosa accadrà dopo di noi?”, il decreto rappresenta una speranza concreta: un percorso strutturato, con sostegni personalizzati e prospettive di autonomia.

Ad Alessandria il futuro dell’autonomia

Una casa che non è solo una struttura, ma un simbolo di autonomia e dignità. È stata inaugurata in via Testore ad Alessandria la nuova residenza destinata a persone con disabilità cognitive, fortemente voluta dall’associazione Famiglie Down.

L’iniziativa nasce dall’esigenza di garantire ai figli un futuro indipendente, anche quando i genitori non potranno più occuparsene. Grazie al sostegno del Cissaca, dell’ATC e di numerosi sponsor, l’abitazione è stata arredata e dotata di impianti domotici che permettono agli ospiti di vivere in autonomia, con la sicurezza di un’assistenza pronta a intervenire in caso di necessità.

Il progetto non si rivolge solo alle persone con sindrome di Down, ma anche a chi vive con autismo, Parkinson o sclerosi multipla. È un modello innovativo che unisce vita indipendente, tecnologia e sostegno umano, dimostrando come l’abitare inclusivo possa diventare realtà.

Questa esperienza si inserisce in un più ampio percorso che vede protagonisti nuovi ausili tecnologici – dalle protesi di ultima generazione agli occhiali con intelligenza artificiale – strumenti che contribuiscono a rendere la quotidianità delle persone con disabilità più autonoma e sicura.

Ad Alessandria prende forma un’idea concreta di futuro, dove la disabilità non è più sinonimo di dipendenza, ma di possibilità.