Emergenza climatica e smog, Coldiretti: "Servono nuovi alberi in città"
Per l'associazione è importante creare nuove foreste urbane
La messa a dimora di nuovi alberi è fondamentale per affrontare l’emergenza climatica e per rompere l’assedio dello smog nelle città.
E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria partendo da un dato che deve far riflettere: 32,5 metri quadrati. Ossia, quanto dispone ogni abitante di verde urbano.
Analizzando gli ultimi dati Istat emerge quanto sia fondamentale l’impegno da parte di tutti, soprattutto delle aziende, per un territorio più verde e sostenibile. E’ importante affrontare il problema della ridotta disponibilità di spazi green nelle città puntando su un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita della popolazione dando una spinta all’economia e all’occupazione, considerato che nelle metropoli la situazione è decisamente peggiore, dove i valori si abbassano ai 23,7 di Torino sino alla maglia nera di Bari con 9,4.
Per Coldiretti e Rete Clima, impegnate a piantare e curare sul territorio nazionale 60mila alberi nel 2023, è necessario mettere a disposizione nelle città aree dove creare nuove foreste urbane, con lo scopo di aumentare la naturalità dei territori e le connessioni ecologiche locali, per ridurre le emissioni di CO2, migliorare la qualità dell’aria, favorire la biodiversità, ridurre le temperature e proteggere dalle ondate di calore eccezionali rilevate da Copernicus nel Sud dell’Europa che nel 2022 ha avuto il numero più alto mai registrato di giorni con stress termico molto forte.
“In una situazione di cambiamenti climatici con ondate di calore sempre più intense e persistenti è strategica la presenza e la gestione del verde urbano tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Gli alberi, infatti, rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all’ombreggiatura che creano sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame diventando dei grandi condizionatori naturali: un’area verde urbana di 1.500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
“Senza dimenticare che il verde è importante perché migliora anche la qualità della vita nelle città considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno, secondo una analisi della Coldiretti. Tra le specie tipiche e autoctone di alberi e arbusti antismog ci sono la farnia, il leccio, il carpino bianco, l’acero campestre, il tiglio, il frassino maggiore, il pioppo, mentre tra gli arbusti la rosa canina, l’alloro, il ligustro, il corniolo, il biancospino.
Ma, la scelta delle piante non può essere guidata solo dal criterio di assorbimento dello smog, ma anche dalla dimensione che raggiungerà l’albero adulto, dal tipo di apparato radicale, dal polline più o meno fastidioso per la popolazione, dalla facilità di gestione e dalla resistenza agli inquinanti”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.