La vertenza

Ex Ilva: è rottura fra governo e sindacati. Oggi conferenza di Fim, Fiom e Uilm

Sindacati e governo in disaccordo sul cosiddetto "piano a ciclo corto", che per Fim, Fiom e Uilm, rappresenta un piano di chiusura della fabbrica di Taranto

Ex Ilva: è rottura fra governo e sindacati. Oggi conferenza di Fim, Fiom e Uilm

Sembra essere arrivata ad un punto di non ritorno la vertenza ex Ilva, che vede governo e sindacati in disaccordo su tutto, a partire dal cosiddetto “piano a ciclo corto”.

Rottura tra sindacati e governo sull’ex Ilva

Secondo l’Esecutivo – ieri c’è stato l’incontro tra il ministro del made in Italy Adolfo Urso e i sindacati, che hanno abbandonato il tavolo – il “piano a ciclo corto” avrebbe anche l’obiettivo di accelerare i tempi dei lavori agli impianti e della decarbonizzazione, ma, secondo Fim, Fiom e Uilm, rappresenta un piano di chiusura della fabbrica di Taranto, anche perché la cassa integrazione straordinaria avrà da subito una robusta impennata.

Di fatto la rimodulazione dell’attività produttiva partirà sabato, con un incremento del ricorso alla cassa integrazione che passerà da 4550 unità e circa 5700. Dal 1° gennaio si arriverà a 6.000 unità.  Inevitabili le ripercussioni a cascata anche sul sito piemontese di Novi Ligure, dove – ad oggi – i cassintegrati in città sfiorano le 180 unità, destinati a lievitare oltre le 200 unità rispetto ai 550 operai in organico.

Sul fronte dei potenziali acquirenti dell’ex colosso siderurgico Urso ha spiegato che il governo lavora su 4 offerte. Il clima è di grande incertezza. Oggi alle 14 la conferenza stampa, a Roma, dei segretari generali Fim, Fiom, Uilm.