"Non c'è un pianeta B"

Fridays for Future, la manifestazione ad Alessandria

Centinaia di giovani si sono radunati in piazza Marconi: "Il cambiamento climatico va fermato, la rotta va invertita e adesso!".

Fridays for Future, la manifestazione ad Alessandria
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Anche Alessandria fa sentire la sua presenza per i Fridays for Future. Nel corso della mattinata di oggi, venerdì 24 settembre 2021, centinaia di giovani, soprattutto studenti, si sono radunati in piazza Marconi a partire dalle 9 per lo Sciopero globale per il Clima: la mobilitazione punta a chiedere una rapida azione per la giustizia climatica da parte dei leader mondiali.

"Stamattina ci siamo ripresə le piazze e le strade! Il cambiamento climatico va fermato, la rotta va invertita e adesso!".

Fridays for Future, manifestazione ad Alessandria

IL POST:

Un ideale comune che unisce milioni e milioni di persone in tutto il mondo. Nel corso della mattinata di oggi, venerdì 24 settembre 2021, anche in piazza Marconi ad Alessandria è andata in scena la manifestazione dei Fridays for Future, il movimento spontaneo ispirato dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg, che ha attecchito a macchia d'olio in molte delle principali città del mondo, Italia compresa.

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Fridays for Future, ovvero venerdì per il futuro, è un movimento ambientalista internazionale di protesta, composto da alunni e studenti che decidono di non frequentare le lezioni scolastiche per partecipare a manifestazioni in cui chiedono e rivendicano azioni atte a prevenire il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Anche in Italia esiste un sito ufficiale e anche Alessandria presenta la sua sezione provinciale.

"Vogliamo far sentire la voce di tuttə e vogliamo che tuttə possano far sentire la propria, per questo motivo durante tutti gli eventi che si terranno all'aperto chiediamo a tuttə di indossare la mascherina e mantenere un adeguato distanziamento tra una persona e l'altra. Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms), il surriscaldamento del pianeta dovuto all’emissione eccessiva dei cosiddetti gas climalteranti causa la morte di circa 150mila persone l’anno – un numero a cui, sempre secondo l’Oms, dal 2030 andranno aggiunte altre 250mila persone ogni anno. Una parte di questi decessi è dovuta a eventi climatici estremi, come quelli che abbiamo appena citato, ma il cambiamento climatico va a toccare anche molti dei fattori sociali ed economici da cui dipende la tutela della salute, come la qualità dell’aria, dell’acqua e la biodiversità. Alterare la varietà di animali, piante, funghi e microorganismi che costituiscono il nostro pianeta, può contribuire a cambiare le catene di trasmissione delle malattie infettive, anche di malattie virali come il Coronavirus. Di fronte alle alluvioni, agli incendi che devastano la nostra risorsa più preziosa, alle ondate di calore, dinnanzi alla pandemia da Covid19, invertire la rotta è quanto più urgente. Da parte di Governi e Istituzioni pretendiamo una presa di coscienza e di responsabilità che vada di pari passo con un'azione concreta. Vogliamo che a cambiare sia il paradigma capitalista ed estrattivista, che sfrutta persone e territori, mettendo a rischio la salute e la vita di tutte e tutti".

Nel corso di questo weekend, i rappresentati dell'evento "Weekend 4 climate justice" hanno organizzato una serie di iniziative al fine di sensibilizzare su quanto sta accadendo nel mondo a causa dei cambiamenti climatici.

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