L'appello

I Famigliari da Cirio: un fondo pubblico per risarcire le vittime di Ponte Morandi e Funivia Mottarone

Egle Possetti in audizione presso la Giunta regionale del Piemonte. Il presidente Cirio d'accordo. La piccata polemica contro Aspi (e Benetton).

I Famigliari da Cirio: un fondo pubblico per risarcire le vittime di Ponte Morandi e Funivia Mottarone
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Sicurezza non solo a parole: sia istituito un fondo pubblico per risarcire le famiglie di vittime dell'incuria. La tragedia del Mottarone è troppo recente per non essere citata, quella del Ponte Morandi storica e imprescindibile.

Sicurezza priorità

La sicurezza non può essere una priorità solo con le parole: questo condivisibile concetto è stato espresso chiaramente alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, aprendo l'incontro promosso a Torino dal Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi.

L'idea, racconta "Prima Torino", è presentare ai parlamentari piemontesi il progetto di legge per l'istituzione delle vittime dell'incuria. Così Cirio: "Abbiamo il dovere di trasformare il dolore in qualcosa di costruttivo". E' stato ricordato anche Vito Scafidi, lo studente di Rivoli ucciso dal crollo di un controsoffitto mentre si trovava seduto al banco di scuola: aveva 17 anni e abitava a Pianezza (altri quattro suoi compagni di classe rimasero feriti in modo grave). Da quella tragedia avvenuta nel 2008 partì poi in tutta Italia un monitoraggio sull'edilizia scolastica e conseguenti manutenzioni in tutte le scuole. La direttrice Egle Possetti, presidente del Comitato Vittime Ponte Morandi, ha presentato la proposta di legge che il suo Comitato ha illustrato ai parlamentari piemontesi nella Sala Trasparenza della Giunta regionale del Piemonte.

Parla la Possetti

Così la Possetti:

"La legge prevede un beneficio economico e uno simbolico che accompagni la memoria con un’azione concreta di supporto dello Stato nel tempo. Ci sarebbero dei benefit per gli orfani che potrebbero avere priorità in qualche concorso, come è stato fatto per le vittime del terrorismo. L’impianto legislativo è come quello delle altre stragi: quello che cambia, e per noi è fondamentale, è che questa sia una legge quadro che valga da qui in poi. Una legge che si applicherebbe anche al caso più recente dell’incidente della funivia Stresa-Mottarone. Non avremmo mai pensato che questo nostro disegno di legge potesse essere da subito applicato al Mottarone, e questo ci dispiace molto".

A margine del tutto va rimarcata la piccata polemica nei confronti di Aspi (sigla che significa AutoStrade Per l'Italia) del gruppo Atlantia (famiglia Benetton).

Contro Aspi e Benetton

Così postano i famigliari delle vittime sulla loro pagina ufficiale di Facebook:

"Ci offende e ci indigna profondamente vedere che, mentre le famiglie delle vittime sono ancora in attesa di giustizia (...) Aspi venga risarcita dallo Stato per acquisirne le quote azionarie. Ci indigna vedere un Governo ed un sistema politico correo (...). Ci indigna vedere che la Giustizia (...) non riesca a tutelare le persone, ma il profitto e la proprietà privata anche quando dolosa e immeritata. Aspi non merita risarcimenti per l'enorme colpa di cui si è macchiata, deve essere nazionalizzata senza un euro di indennizzo, devono essere sequestrati tutti i beni e utilizzati per interventi a beneficio di una comunità che ha pagato e continua a pagare duramente. Il crollo del Ponte Morandi non ha interrotto la serie delle tante catastrofi italiane, causate sempre dagli stessi motivi e pagate sempre con la morte di persone: l'ultima, la funivia del Mottarone, è di pochi giorni fa".

Ecco l'elenco delle vittime piemontesi: Andrea Vittone, Claudia Possetti e i figli di lei Manuele e Camilla Bellasio, di Pinerolo (Torino); Cristian Cecala, Dawna Munroe e la piccola Chrystal, di Oleggio (Novara); Alessandro Robotti e Giovanna Bottaro, di Arquata Scrivia (Alessandria); Marta Denisi, originaria di Sant'Agata di Militello ma da alcuni anni infermiera ad Alessandria.

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