Sono 30 i lavoratori della Postalcoop in stato di agitazione dal 19 settembre scorso, in presidio dal primo pomeriggio davanti al Palazzo della Regione Piemonte.
Il presidio dei lavoratori Postalcoop
I lavoratori chiedono gli ammortizzatori sociali, come misura tampone in attesa di nuovi sviluppi dell’inchiesta ‘Epicentro‘ della guardia di finanza e della situazione lavorativa in generale. I lavoratori chiedono parallelamente “un tavolo con Poste Italiane/ Nexive e la committente Opera Delivery al fine di dare continuità lavorativa che sfoci nell’assunzione diretta con, appunto, Poste”.
Infine, con l’appoggio dei sindacati CGIL, i lavoratori intendono andare avanti nella battaglia per riprendere il servizio di consegna e garantire il proprio futuro occupazionale.