TORINO

Il Museo Nazionale del Cinema presenta “MOVIE ICONS. Oggetti dai set di Hollywood”

120 oggetti cult del cinema mondiale

Il Museo Nazionale del Cinema presenta “MOVIE ICONS. Oggetti dai set di  Hollywood”
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Sarà aperta fino al prossimo 13 gennaio alla Mole Antonelliana la mostra “MOVIE ICONS. Oggetti dai set di Hollywood” organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Theatrum Mundi: centoventi oggetti originali di scena, costumi e memorabilia provenienti principalmente dalla collezione di Luca Cableri, che da anni si occupa di questo particolare settore, comprando i pezzi a Los Angeles dalle case produttrici e dagli operatori di settore, con certificati di autenticità.

La passeggiata al Museo

La passeggiata al Museo propone oggetti iconici della cinematografia degli ultimi 40 anni, accompagnati dai manifesti e materiali pubblicitari della collezione del Museo. Ogni oggetto racconta anche una ricerca artistica che, in pochi decenni, ha virato sempre di più verso il virtuale e il digitale. Di qui l’importanza di tornare agli oggetti tangibili e a una riflessione sul collezionismo e sulla sua evoluzione. I pezzi in mostra provengono dalle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, di Theatrum Mundi e Propstore.

Dalla celebre piuma di Forrest Gump alla bacchetta magica di Harry Potter, dal casco degli Stormtrooper di Guerre stellari fino alla pallottola di Matrix: le suggestioni sono davvero numerose. C’è l’unghia del T-Rex che ha fatto tremare di paura in Jurassic Park, tante maquette (modelli tridimensionali da cui parte la realizzazione di personaggi e animali) come quella dello Squalo; il settore dell’horror, con – tra gli altri - la maschera di scena di Scream e quella di Chucky (La bambola assassina), oltre al modellino del pagliaccio di IT con i palloncini cult. Chi non ricorda il chiodo di pelle marrone indossato da Tom Cruise? Ci sono anche le tavolette di  cioccolato Wonka e il Golden Ticket, i guantoni da boxe di Rocky, oltre a tanti costumi originali (da Man in Black ai supereroi Marvel). Dichiara Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema: “Con questa mostra il Museo Nazionale del Cinema prosegue un percorso artistico di grande spessore. L’obiettivo è duplice: da un lato fare mostre spettacolari che attirino il grande pubblico e dall’altro ideare proposte che fidelizzino il pubblico più giovane. Ogni visitatore troverà oggetti capaci di farlo viaggiare nel tempo e nelle emozioni, oramai entratia far parte della storia  cinema, resi ancora più straordinari grazie a quel fantastico luogo che è il Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana”.

Commenta il direttore MNC Domenico De Gaetano, co- curatore dell’esposizione:

“La mostra si propone di delineare un diario di bordo, quasi una mappa dei veloci cambiamenti creativi e tecnologici del cinema, attraverso i suoi oggetti simbolici. Collezionare, tornare agli oggetti, al loro potere di trasmettere significati, emozioni e conoscenza significa anche analizzare e raccontare il backstage del cinema, i mestieri creativi della settima arte, l’evoluzione del costume e in ultimo quella del collezionismo stesso. Una sfida, quasi un’urgenza, in un’epoca in cui il confine tra materiale e immateriale si fa sempre più labile, non solo al cinema”.

Luca Cableri direttore della Galleria Theatrum Mundi e co-curatore della mostra:

“Sono onorato che la mia collezione di props venga ospitata in un museo unico al mondo. La passione che mi ha spinto a raccogliere questi oggetti di cinema è la stessa che ho ritrovato nello staff del museo e che mi ha convinto a esporli per la prima volta al pubblico. Per me èun sogno che si realizza e spero che anche i visitatori potranno sognare a occhi aperti vivendo o rivivendo le storie che questi oggetti iconici raccontano. La mia idea di collezionismo è rendere pubblici questi tesori e fare cultura, non condivido la visione di collezionisti gelosi dei loro acquisti, che restano inaccessibili”.

All’anteprima stampa il giorno di inaugurazione, erano presenti anche gli scenografi tre volte vincitori del Premio Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, anche protagonisti di una masterclass dedicata e destinatari del Premio Stella della Mole, prestigioso riconoscimento che il Museo Nazionale del Cinema conferisce alle più rappresentative eccellenze del panorama cinematografico internazionale contemporaneo. Assidui collaboratori di maestri del calibro di Federico Fellini, Martin Scorsese e Tim Burton, hanno firmato le scenografie di grandi produzioni internazionali come Gangs of New York e Hugo Cabret, film di cui i visitatori potranno ammirare, del primo, i costumi nel percorso di visita del Museo e, del secondo, per la prima volta in mostra, il celebre automa, cimelio antesignano di cyborg e robot che popolano l’immaginario cinematografico e la mostra alla Mole Antonelliana.

Lo Schiavo ha commentato in modo entusiasta la mostra, spiegando l’importanza che gli oggetti e la loro ispirazione hanno nel suo lavoro di scenografa. Rta gli aneddoti raccontati, c’è anche la scena finale di Shutter Island con Leonardo di Caprio, in cui il regista Scorsese le aveva chiesto un solo oggetto simbolo da mettere sul tavolo. La scenografa trovò una lampada che ricordava proprio il faro dove il film si conclude. E fu un successo.

Rassegna di film

Nei mesi di luglio e agosto il Museo Nazionale del Cinema propone al Cinema Massimo una rassegna di film che hanno ispirato la mostra. Sono inoltre previste una serie di attività per il pubblico e per le scuole. Per maggiori info e per il calendario completo visitare il sito www.museocinema.it.

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