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La mostra “Mi Fido”: arte e solidarietà per il Canile di Alessandria

Ventuno artisti da tutta Italia espongono i ritratti dei cani ospitati nel canile. Il ricavato della mostra finanzierà un impianto di riscaldamento

La mostra “Mi Fido”: arte e solidarietà per il Canile di Alessandria

Al Canile Sanitario di Alessandria torna la mostra solidale che unisce creatività e amore per gli animali. Ne abbiamo parlato con Silvano Lombardi, volontario dell’ATA di Alessandria che gestisce il canile della città.

La mostra “Mi Fido”

La terza edizione di “Mi Fido” apre le porte del Canile Sanitario di Alessandria a un connubio inedito tra arte e solidarietà. L’iniziativa, coordinata dal disegnatore alessandrino Riccardo Guasco, riunisce illustratori di talento che hanno trasformato i cani del rifugio in protagonisti di opere uniche. Ogni disegno, esposto accanto alla gabbia del soggetto ritratto, racconta una storia di attesa, speranza e rinascita.

Il progetto ha un obiettivo concreto: raccogliere fondi per installare un sistema di riscaldamento a pellet nelle gabbie, indispensabile per i numerosi cani anziani ospitati. Come spiega il volontario Silvano Lombardi dell’associazione ATA, “non chiediamo denaro, ma aiuto reale: anche un sacco di pellet può fare la differenza”.

La mostra, organizzata dall’assessorato al Welfare animale, sarà visitabile nel fine settimana di sabato 25 e domenica 26 ottobre e in quello successivo, con inaugurazione ufficiale alla presenza del sindaco. Saranno in vendita anche stampe, magliette e calendari, il cui ricavato sarà interamente devoluto al canile. Domani, al canile sarà presente anche l’assessore alla Tutela Animale, Roberta Cazzulo. 
Un modo originale per sostenere chi, ogni giorno, offre calore e cure a chi non ha più una casa.

Dietro le quinte del canile

Ogni giorno, al Canile Sanitario e a Cascina Rosa di Alessandria, oltre cento cani attendono una seconda possibilità. Dietro le sbarre ci sono storie diverse, ma una stessa speranza: trovare una famiglia. A garantire loro cure e affetto c’è l’Associazione ATA, che grazie a una rete di volontari assicura accoglienza, visite veterinarie e passeggiate quotidiane.

Il percorso di ogni animale parte dal recupero da parte dell’accalappiacani, passa per la lettura del microchip e, se nessuno lo reclama, si apre la possibilità dell’adozione. “Non ci sono cani cattivi, solo cani sfortunati”, spiega Lombardi, ricordando che ogni adozione viene valutata con attenzione, verificando la compatibilità tra l’animale e la nuova famiglia.

Accanto all’amore per gli animali, non mancano le difficoltà: costi veterinari elevati, necessità di strutture più accoglienti, carenza di volontari. Eppure, la solidarietà dei cittadini alessandrini e la passione di chi dedica il proprio tempo rendono il canile un luogo di rinascita. Dove, tra una carezza e una passeggiata, si ricostruisce la fiducia nel mondo umano.

Adottare con il cuore e con la testa

Prendere un cane non è un gesto impulsivo né un regalo da fare a cuor leggero. È una decisione che cambia la vita, propria e dell’animale. Nel corso della puntata, il volontario Silvano Lombardi ha ricordato l’importanza di un’adozione consapevole: valutare il carattere del cane, l’età, gli spazi disponibili e la capacità di sostenere le spese veterinarie.

Molti cani arrivano in canile dopo essere stati abbandonati, spesso perché “troppo impegnativi” o anziani. Altri provengono dal Sud Italia e hanno bisogno di tempo per adattarsi a un contesto nuovo. “Ogni cane ha una sua storia e un suo ritmo – spiega Lombardi – serve pazienza e rispetto”.

L’associazione promuove la sterilizzazione per limitare le nascite e sensibilizza contro la tendenza a regalare animali come se fossero oggetti. Un cane, infatti, “sceglie” il proprio umano tanto quanto viene scelto.
Adottare significa assumersi una responsabilità, ma anche ricevere un amore autentico, quello che solo chi è stato salvato sa donare.