Lotta contro la pedofilia e la pedopornografia: la mission dell'associazione Meter
Il volontario dell’associazione Meter, denuncia con forza la pericolosa sottovalutazione del fenomeno della pedofilia e della pedopornografia da parte dei media
A Filo Diretto Salvo Di Noto, volontario dell'associazione Meter che dal 1989 lotta contro la pedofilia e gli abusi all’infanzia, promuovendo la salvaguardia dei bambini e della loro innocenza.
La pedofilia oggi e il silenzio dei media
Il giovane attivista Salvo Di Noto, volontario dell’associazione Meter, ha esposto con forza la pericolosa sottovalutazione del fenomeno della pedofilia e della pedopornografia da parte dei media.
Di Noto sottolinea come l’attenzione dell’opinione pubblica si accenda solo quando sono coinvolte figure famose o religiose, mentre la realtà quotidiana di abusi e adescamenti viene spesso ignorata. Attraverso la sua esperienza personale e l'attività dell’associazione, Di Noto illustra un panorama preoccupante: bambini e adolescenti vittime di abusi sessuali, contenuti illegali diffusi online, piattaforme di messaggistica usate per illeciti, evidenziando l’assenza di un dibattito pubblico costante e l'urgenza di riportare il tema all’attenzione nazionale.
Il volto oscuro dall'AI usata per adescare minori
Di Noto si sofferma ampiamente sul ruolo sempre più centrale dell’intelligenza artificiale nei nuovi strumenti di pedopornografia: il fenomeno dei “deep nude” permette di creare immagini false ma realistiche di minori nudi, partendo da semplici foto innocenti.
L’IA viene anche utilizzata in chatbot create appositamente per adescare adolescenti fingendo empatia. Salvo Di Noto illustra anche l’uso di app come Signal – definite “baluardi della privacy” – che, proprio per la loro impenetrabilità, sono divenute luoghi ideali per lo scambio di materiale illecito.
Il dossier presentato dall’associazione Meter documenta numeri in forte crescita a livello mondiale, con migliaia di gruppi segreti e milioni di contenuti segnalati. L’evoluzione tecnologica, se non accompagnata da strumenti adeguati di controllo e formazione, rischia di rendere inarrestabile questa forma di criminalità.
La prevenzione e il ruolo di famiglia, scuola e istituzioni
Nel corso della puntata emerge chiaramente l’importanza dell’educazione e della vigilanza come strumenti di contrasto. La famiglia ha un ruolo centrale: oggi i bambini maneggiano dispositivi digitali già in tenera età, spesso senza supervisione. Le scuole, pur impegnate, risultano spesso impreparate ad affrontare le nuove forme di adescamento online.
L’associazione Meter interviene con programmi di formazione rivolti a studenti, genitori, insegnanti e diocesi, affinché siano pronti a riconoscere i segnali di pericolo. Tuttavia, serve un maggiore impegno delle istituzioni e dei media per informare e sensibilizzare, rompendo il silenzio che circonda questi crimini e favorendo un cambiamento culturale.