Luigi Castello nuovo primario della Medicina dell’Azienda Ospedaliera
Professore Associato presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale chiamato in uno dei due reparti a direzione universitaria.
Luigi Castello, eporediese, classe 1974, è il nuovo primario della struttura a direzione universitaria di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Laureato a Pavia a pieni voti, ha conseguito nel 2005 il titolo di Specialista in Medicina Interna (voto 70/70 e lode) presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, effettuando nel corso della specializzazione attività di ricerca in laboratorio e di ricerca clinica, ottenendo nel 2006 il titolo di Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale (poi divenuto Dipartimento di Medicina Traslazionale) dell’Università del Piemonte Orientale. L’attività di assistenza avviene all’interno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, dove è convenzionato dal 2006 al 2010 nel reparto di Medicina Interna 1 e, negli anni successivi, presso la Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza dove ha ricoperto vari incarichi, anche di responsabilità, tra cui nel 2019 quello di Responsabile della Struttura Semplice Medicina d’Urgenza.
L'impegno durante il Covid
Nel 2020, durante la pandemia, realizza e dirige un reparto di terapia semi-intensiva completamente dedicato al Covid. In merito all’attività didattica, il prof. Castello ricopre vari incarichi: vicepresidente del Corso di Laurea di Medicina e Chirurgia, direttore del Master di I livello di Medicina d’Urgenza e Area Critica per infermieri, segretario della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Emergenza e Urgenza. Inoltre, è coinvolto come docente in vari corsi di laurea, di specializzazione e percorsi formativi di alta formazione.
«Sono particolarmente lieto di salutare il prof. Castello – dichiara il direttore generale Valter Alpe – che arriva nel nostro ospedale come direttore in una delle due strutture a direzione universitaria in accordo con l’Università del Piemonte Orientale, in armonia con l’ultimo atto aziendale approvato dalla Regione Piemonte. La scelta della struttura di Medicina motivata da vari fattori: in primis, si tratta di un reparto fondamentale per i nostri pazienti, che potranno qui trovare una risposta alle numerose patologie trattate. In seconda battuta, una medicina efficiente permette di ridurre i tempi di attesa di ricovero dal Pronto Soccorso. Inoltre, si tratta del primo momento formativo che gli studenti di Medicina si trovano ad affrontare: contare sulla presenza di un docente esperto agevola oltre che l’assistenza, anche i percorsi formativi. Sono certo che questo percorso, condiviso con il Rettore Avanzi, rappresenta un valore su più fronti. Buon lavoro al prof. Castello, conscio che la sfida è complessa ma a tutto vantaggio della comunità».
Il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi afferma: «La nomina del professor Luigi Castello a direttore della struttura a direzione universitaria di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria fa parte di un progetto molto ampio di collaborazione tra l’Università del Piemonte Orientale e l’Azienda Ospedaliera “Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria finalizzato al perseguimento degli obiettivi di formazione degli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e delle altre Professioni Sanitarie. In particolare, desidero sottolineare l’importanza di questa struttura quale pilastro della formazione medica, soprattutto pratica; il professor Castello, date le sue grandi competenze e la sua esperienza ultradecennale nell’ambito clinico-universitario, rappresenta quanto di meglio dal punto di vista delle risorse umane l’Ateneo potesse investire in questa direzione».
Per quanto riguarda le attività di ricerca, il prof. Castello dal 2009 è responsabile di un gruppo di ricerca traslazionale, è parte del gruppo di lavoro che collabora alla realizzazione del Progetto di Eccellenza sull’AGING del Dipartimento di Medicina Traslazionale. Ha lavorato, inoltre, su diversi progetti relativi allo studio della sepsi (sia mediante raccolta di campioni biologici da pazienti reclutati in studi prospettici sia attraverso l’utilizzo del modello animale “cecal ligation and puncture” sia con modelli di colture di cellule endoteliali in vitro), del trauma cranico, delle alterazioni elettrolitiche (in particolare iponatremia), dei sanguinamenti, soprattutto correlati a terapia anticoagulante e delle alterazioni emodinamiche in corso di scompenso cardiaco.
Le parole di Castello
Dichiara il neodirettore Castello: «La direzione della struttura di Medicina è una sfida avvincente e di grande responsabilità, per l’attività assistenziale che sono chiamato a svolgere, per quella della didattica e per la ricerca: il reparto di insegnamento e la ricerca clinica sono strettamente connessi, la presenza di studenti che dovranno esercitarsi per indentificare i problemi del malato è uno stimolo costante al miglioramento. Una delle priorità che vorrei affrontare è quella di mettere a disposizione la Medicina per ridurre il tempo di boarding, ossia il prolungato stazionamento dei pazienti già valutati e in attesa del posto, che determina un notevole assorbimento di risorse operative soprattutto all’interno dei servizi di emergenza dei presidi sede di DEA di secondo livello, proprio come Alessandria. Sono entusiasta di questa opportunità, il mio primo obiettivo è quello di essere al servizio della comunità che utilizza questo ospedale, oltre che degli studenti che qui studiano, ai quali vorrei offrire il massimo impegno per la loro formazione, anche attraverso percorsi formativi con simulazione in scala reale. Ho trovato grande apertura e collaborazione da parte di tutti i colleghi e degli altri direttori, con i quali spero di ‘fare squadra’ nel più breve tempo. Grazie al Rettore Avanzi e al Direttore Alpe per la fiducia».
La struttura di Medicina, insieme a quella di Ematologia, è la prima ad essere affidata ad un professore dell’Università del Piemonte Orientale, nella prospettiva di rendere l’Ospedale di Alessandria un polo di alta formazione sempre più qualificato.