Ospite a Filo Diretto, l’assessore Michelangelo Serra fa il punto sul progetto del secondo ponte sul Bormida, sui lavori di manutenzione e i cantieri del Teatro Comunale e di San Francesco e sulle novità su mobilità e sosta.
Il Comune rilancia su strade e teatri
Il 2025 è stato un anno complesso per Alessandria, segnato da numerosi cantieri e interventi sparsi, ma anche da progressi importanti sul fronte delle manutenzioni e dei beni culturali. L’assessore Serra traccia un bilancio positivo e annuncia un significativo aumento degli investimenti per il 2026.
Il dato più rilevante riguarda le entrate derivanti dalla gestione interna dei parcheggi: da luglio a novembre il Comune ha incassato 910 mila euro, contro i circa 500 mila annui percepiti in precedenza tramite gestore esterno. Un incremento che permette di portare il budget destinato ad asfalti, marciapiedi e segnaletica da 350 mila euro a 1,2 milioni nel 2026, quasi cinque volte tanto.
Gli interventi non interesseranno solo il centro, ma anche i sobborghi, dove molte strade mancano di marciapiedi o presentano condizioni molto deteriorate, come segnalato da residenti di Valmadonna. Parte delle risorse servirà inoltre ai ripristini definitivi delle vie manomesse dal teleriscaldamento: le aziende dovranno rifare completamente l’asfalto nel 2026, dopo il tempo necessario al consolidamento del terreno.
Sul fronte culturale, arrivano buone notizie. Il recupero dell’ex complesso di San Francesco è in dirittura d’arrivo e l’apertura al pubblico è prevista a breve. Il sito diventerà uno spazio espositivo e multifunzionale di grande valore identitario per la città.
Proseguono anche i lavori al Teatro Comunale, suddivisi in lotti. Il primo intervento terminerà a inizio 2026, mentre il secondo – dedicato all’efficientamento energetico dell’involucro – porterà alla riapertura del Foyer e delle Sale minori entro l’estate dello stesso anno. La Sala Grande, invece, potrà riaprire nel 2027, una volta completati gli allestimenti affidati al futuro gestore.
Il nuovo teatro sarà un edificio a energia quasi zero, dotato di impianti moderni e con costi di gestione molto più contenuti rispetto al passato. Un tassello fondamentale del progetto più ampio che punta a creare una vera e propria cittadella della cultura nel cuore della città.
Mobilità e sosta
Con l’arrivo del periodo natalizio Alessandria introduce un’agevolazione molto attesa dagli automobilisti: un’ora di parcheggio gratuita nelle zone blu di tutta la città. Una misura semplice ma non sempre compresa, che l’assessore ai Lavori pubblici ha chiarito nel dettaglio durante la puntata.
L’agevolazione si ottiene solo tramite parcometro: pagando la sosta minima di mezz’ora, il ticket rilascia automaticamente un’ora aggiuntiva gratuita. L’offerta vale tutto il giorno e fino a gennaio, esclusi solo alcuni parcheggi specifici come piazza della Libertà e la zona piscina. Non è valida tramite app per evitare abusi legati a rinnovi ripetuti.
Il capitolo mobilità resta comunque condizionato dai numerosi cantieri del teleriscaldamento, ancora attivi in via Piave, via Isonzo, via Marengo e altre strade. La situazione genera difficoltà di parcheggio, disagi ai residenti e una serie di segnalazioni su divieti temporanei e sanzioni nei giorni di pulizia. L’assessore ha riconosciuto il problema e annunciato un confronto con la Polizia Municipale per valutare possibili correttivi.
Proprio per non sovraccaricare il centro cittadino, l’amministrazione ha scelto di rinviare a gennaio l’avvio dei varchi APU, già pronti ma temporaneamente sospesi. Un ulteriore elemento di attenzione è la rimozione del vecchio ponteggio di via Mazzini, definita una liberazione dopo anni di disagi.
Alcune segnalazioni degli spettatori hanno riguardato anche tratti stradali particolarmente dissestati, come lo svincolo sotto il cavalcavia di San Michele: in questo caso la competenza è provinciale, e il Comune si è impegnato a trasferire le richieste agli uffici competenti.
In un quadro urbanistico complesso, l’amministrazione tenta dunque di bilanciare cantieri necessari e misure di alleggerimento, in attesa che il 2026 porti la conclusione dei ripristini definitivi sulle vie interessate dal teleriscaldamento.
Secondo ponte sul Bormida
Il progetto del secondo ponte sul Bormida compie un passo avanti formale, ma deve ancora superare il principale ostacolo: la copertura finanziaria completa. In prefettura è stata firmata la nuova convenzione che riunisce Comune di Alessandria, Regione Piemonte, Governo e Ministero delle Infrastrutture attorno a un obiettivo condiviso: realizzare un collegamento ritenuto ormai indispensabile per la sicurezza e la mobilità dell’intera area.
Il Comune ha già recuperato risorse da diversi capitoli, tra cui il vecchio bando Periferie e i fondi legati al Terzo Valico. A questi si aggiungono i nuovi 20 milioni annunciati nell’accordo di oggi. Nonostante ciò, mancano ancora 37 milioni di euro per poter mettere a gara il primo lotto, quello che comprende la costruzione del ponte vero e proprio tra lo svincolo Panorama e la Stortigliona.
La lievitazione dei costi, spiega l’assessore ai Lavori pubblici, deriva da tre elementi: la sottostima iniziale dell’opera, l’aumento generalizzato dei prezzi nel post-Covid e le nuove prescrizioni del Piano di Assetto Idrogeologico, che obbligano a un ponte più alto e più lungo rispetto al progetto originario. Una struttura più imponente, quindi più sicura, ma anche più costosa.
Nel frattempo l’amministrazione intende procedere con la cantierizzazione del secondo lotto, che interesserà il tratto dalla Stortigliona alla rotonda Solvay di Spinetta Marengo. L’obiettivo è non rallentare un’opera considerata essenziale per diversi motivi: l’accesso al futuro nuovo ospedale nell’area Orti-Borsalino, la necessità di un collegamento alternativo verso Novi e Tortona, la gestione del traffico in costante crescita e la sicurezza degli stabilimenti industriali situati oltre il fiume.
Sul punto, Comune, Provincia e Ministero mostrano una rara unanimità. L’assessore ribadisce che non si tratta di un progetto politico, ma di un’infrastruttura strategica per tutta la provincia. Ora resta da completare il quadro economico per trasformare l’accordo in un cantiere operativo.