ALESSANDRIA E PROVINCIA

Peste suina, il nuovo commissario Caputo: "La debelleremo in tre anni"

I casi hanno raggiunto quota 400. Da qui la necessità di un cambio al vertice della struttura emergenziale

Peste suina, il nuovo commissario Caputo: "La debelleremo in tre anni"
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La guerra alla PSA nelle province di Alessandria e Genova è sempre più un tema caldo sia per gli allevatori dei suini che per la politica, soprattutto dopo che il numero di casi ha toccato, per la prima volta, i 400.

Il nuovo commissario Vincenzo Caputo ha fatto sapere alla Tgr Piemonte:

"Dovremo essere molto contenti se in un triennio riusciremo ad eradicare praticamente la malattia”: è questo l'impegno del nuovo commissario straordinario alla peste suina africana Vincenzo Caputo, direttore dell'istuto zooprofilattico di Umbria e Marche. L'obiettivo dunque è tracciato ma la partenza è da quota 400, come i casi riscontrati dall'inizio dell'emergenza.

Nasce di qui la nomina di un nuovo commissario prudente, nel rispondere alla domanda su cosa non abbia funzionato finora mentre mondo agricolo filiera suinicola invocano subito un vero piano di abbattimento dei cinghiali. "Io sono fortemente convinto che avere una componente pubblica di uomini e donne specializzata sarà una delle priorità che sottoporrò al decisore politico - ha aggiunto Caputo -. Bisogna capire che qualche volta il mondo del volontariato della caccia può rappresentare uno straordinario strumento di bioregolazione qualora venga ben coordinato dalla parte pubblica con regole di ingaggio molto chiare".

Mentre l'ex commissario Angelo Ferrari ha rimarcato a Rai 3:

"Non mi sento di accettare questa critica perché non è così. Ho seguito le indicazioni del gruppo degli esperti che dicevano che all'interno della zona di restrizione, dove c'era il virus, non si poteva andare a caccia".

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