Prosegue la protesta di lavoratrici e lavoratori del punto vendita Burberry dell’Outlet di Serravalle Scrivia, a cui oggi ha aderito il 70% del personale del punto vendita in provincia di Alessandria.
La protesta dei lavoratori Burberry
Come spiegato dalle segreterie provinciali di Filcams Cgil e Uiltucs, l’iniziativa odierna di Serravalle avviene unitamente a quelle dei punti vendita di Leccio e Castel Romano e all’interno di un’azione unitaria che vedrà il coinvolgimento di lavoratrici e lavoratori di altri punti vendita nel prossimo periodo, e segue “l’iniziativa spontanea di lavoratrici e lavoratori a non rendersi disponibili a effettuare prestazione di lavoro festivo lo scorso 15 agosto, giornata in cui la società londinese ha dovuto spostare personale da Parigi per coprire i turni di Serravalle”.
“Ad oggi, l’azienda londinese, a seguito della procedura di licenziamento collettivo aperta lo scorso 12 giugno, non intende garantire i livelli occupazionali (nemmeno avvalendosi di ammortizzatori sociali) né trovare accordi con le Organizzazioni Sindacali nazionali per la gestione di questa circostanza dovuta, a detta dell’azienda, a una riorganizzazione aziendale. – spiegano i sindacati – Nonostante l’esubero dichiarato dall’azienda colpisca il punto vendita di Serravalle Scrivia in maniera marginale, quest’ultimo va aggiunto ai tagli già vissuti tre anni fa, alla presenza di dipendenti cui si applicano contratti a termine, che quindi non rappresentano una vera e propria struttura del personale, e a carichi di lavoro sempre più intensi che incidono sulla salute e sulla qualità della vita, privata e lavorativa, di lavoratrici e lavoratori. Le Organizzazioni Sindacali, da anni rappresentano all’azienda le istanze del personale dell’azienda, costantemente non considerate”.
Filcams Cgil di Alessandria e Uiltucs di Alessandria, unitamente alle federazioni nazionali di categoria, comunicano che continueranno a sostenere e supportare lavoratrici e lavoratori e a confrontarsi con l’azienda “affinché si possa raggiungere una soluzione che garantisca lavoro, diritti, salute e dignità”.