Rachele, dall’Artusi all’Olimpo dei Barman Italiani
Rachele Bottino, 24 anni, un diploma conseguito all’Istituito Artusi di Casale Monferrato con la qualifica di addetto sala/bar, ha raggiunto l’empireo dei baristi italiani. Rachele, casalese con una notevole esperienza maturata sia durante il periodo di studi e negli anni successivi al termine del percorso scolastico, si è classificata quinta assoluta nella sezione ‘Baristi’ del prestigioso concorso promosso dal quotidiano ‘Italia a tavola’ quotidiano di enogastronomia, turismo, accoglienza e ristorazione.
Il concorso, che ha visto una serie di votazioni on line per definire i sestetti dei finalisti era suddiviso nelle sezioni Cuochi, Pizzaioli, Pasticcieri, Opinion Leader (tra loro anche il sottosegretario all’agricoltura Gian Marco Centinaio) e, appunto Baristi, dove primo classificato è giunto Tony Berry del Porto di Ripetta Bar di Roma. Rachele, nonostante la giovane età, vanta un curriculum di tutto rispetto: ha lavorato al Relais del Sant’Uffizio a Cioccaro di Penango, facendo parte della brigata che ha consentito alla struttura di conseguire la stella Michelin, successivamente è stata in prestigiose strutture all’Isola d’Elba e a Courmayeur, affinando sempre più la sua arte nei diversi tipi di cocktail e di miscelazione. E proprio nell’isola toscana ha conseguito una prestigiosa vittoria nella competizione dell’Elba Drink.
Attualmente, dopo alcuni anni ‘in giro’ per l’Italia, si è avvicinata a vive a Casale ed è responsabile del bar piscina del Relais Almaranto di Calamandrana vicino a Nizza Monferrato. Per accedere alla finale, che l’ha portata nella vetta dei barman italiani ha dovuto passare due rigorosi turni di selezione (al concorso era stata invitata dall’organizzazione, in virtù delle sue capacità professionali) che hanno ridotto il carnet dei partecipanti dagli iniziali 36 a 12 per arrivare ai sei finalisti. Per Rachele, dunque, da sempre determinata nel fare bene e con passione il proprio lavoro, un indubbio riconoscimento che la proietta a livello nazionale ed è di sprone a migliore ancora per il futuro.
Massimo Iaretti