spinetta marengo

Solvay verso lo "zero tecnico" di emissioni, intanto continuano i monitoraggi dei livelli di PFAS nel sangue dei volontari

Si tratta di analisi del sangue e delle urine effettuate negli ambulatori comunali e di ulteriori analisi dell'acqua potabile presente nelle abitazioni dei volontari che partecipano al monitoraggio

Solvay verso lo "zero tecnico" di emissioni, intanto continuano i monitoraggi dei livelli di PFAS nel sangue dei volontari
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E' stato presentato ieri, nello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo il cantiere dell’impianto a Carboni Attivi.


 

Presentato ieri l'impianto a Carboni Attivi

L’innovativa struttura per il trattamento delle acque industriali di raffreddamento e meteoriche rappresenta un importante passo verso il traguardo del cosiddetto “zero tecnico” di emissioni nel sito.

L’impianto  si sviluppa su una superficie complessiva di un ettaro (10.000 mq) ed è formato da 40 colonne di filtrazione in grado di trattare in totale 3.700 m3/ora, una portata d’acqua equivalente a 40 piscine olimpioniche al giorno.
La progettazione di questo impianto altamente tecnologico ha avuto inizio nel 2022 e i lavori di costruzione sono stati completati in un anno con il coinvolgimento di 160 persone e 15 imprese locali in cantiere. Sempre nel 2022 su un’area adiacente all’impianto a Carboni Attivi è stato avviato anche l’impianto ad Osmosi Inversa per il trattamento dei reflui acquosi di processo.

Il trattamento con Carboni Attivi costituisce il passaggio finale di un ulteriore trattamento delle acque industriali di raffreddamento. Questi due nuovi impianti nello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo contribuiscono al miglioramento ambientale e portano l’attuale efficacia dei sistemi di trattamento delle acque alla rimozione pressoché totale dei fluorotensioattivi PFAS.

Continuano i monitoraggi sulla concentrazione di PFAS nel sangue degli abitanti di Spinetta

Intanto sul territorio continuano i monitoraggi sulla concentrazione delle sostanze perfluoroalchiliche (appunto PFAS) prodotte negli anni dalla Solvay.

Si tratta di analisi del sangue e delle urine effettuate negli ambulatori comunali e di ulteriori analisi dell'acqua potabile presente nelle abitazioni dei volontari che partecipano al monitoraggio. Finanziato con fondi europei, il progetto è coordinato dall'Università del Piemonte Orientale con la collaborazione dell'azienda ospedaliera di Alessandria.

Mentre il comitato Stop Solvay torna a chiedere la chiusura dello stabilimento.

 

Foto di copertina: Giovanni Lucarelli (via Gmaps)