Tra grandi brand, piccole imprese e nuove generazioni, il distretto orafo valenzano affronta una fase di trasformazione. Ne parliamo a Filo Diretto con il sindaco Maurizio Oddone.
Valenza e l’oro
Il comparto orafo valenzano continua a rappresentare un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Negli ultimi anni, diversi grandi brand hanno scelto di insediarsi o tornare a Valenza, confermando l’attrattività produttiva e strategica del territorio. Un segnale positivo che testimonia come la città sia ancora pienamente competitiva nel panorama globale del lusso.
Accanto a questo scenario favorevole, emergono tuttavia alcune criticità. Le realtà più piccole e il terziario soffrono maggiormente una fase economica complessa, influenzata dall’aumento del prezzo dell’oro, dall’instabilità internazionale e da modelli produttivi in rapida evoluzione. L’artigianato tradizionale si confronta oggi con processi sempre più industrializzati, dove tecnologia e meccanizzazione incidono profondamente sull’organizzazione del lavoro.
Non si tratta però di una crisi strutturale, quanto piuttosto di una fase di transizione. La produzione resta elevata e la richiesta di manodopera qualificata è costante, come dimostrano i dati sull’occupazione. A giocare un ruolo chiave è la formazione: scuole specializzate, istituti tecnici e academy aziendali garantiscono percorsi altamente professionalizzanti, con un inserimento lavorativo quasi immediato per i giovani diplomati.
Valenza ridisegna la sua città
Il bilancio di fine mandato dell’amministrazione comunale restituisce l’immagine di una città in piena trasformazione. Numerosi i cantieri avviati o conclusi, frutto di una programmazione di lungo periodo e dell’accesso a finanziamenti regionali, statali ed europei.
Tra le opere più attese figura la nuova piscina comunale, ormai completato l’iter amministrativo e assegnato l’appalto, seppur con tempi di realizzazione più lenti del previsto. Avanzano invece con maggiore speditezza i lavori per la casa e l’ospedale di comunità, un progetto unico in Piemonte che punta a rafforzare i servizi sanitari territoriali.
Importanti interventi hanno interessato anche i parchi cittadini, il palazzetto dello sport, le aree dedicate all’attività fisica all’aperto e gli impianti di illuminazione e videosorveglianza. Particolare attenzione è stata riservata al Coenor, cuore produttivo della gioielleria valenzana, e al Museo dell’Arte Orafa, che beneficerà di oltre un milione di euro per diventare finalmente realtà.
A questi si aggiungono opere meno visibili ma fondamentali, come la ristrutturazione di edifici storici e il potenziamento delle infrastrutture urbane.
Servizi, ambiente e gestione urbana
La gestione ordinaria della città resta uno degli aspetti più delicati dell’azione amministrativa. A Valenza il sistema di raccolta dei rifiuti rimane di tipo tradizionale, con cassonetti dedicati e senza l’introduzione del porta a porta, ritenuto troppo oneroso e complesso per la struttura urbana locale.
L’obiettivo futuro è l’adozione di cassonetti intelligenti e di un sistema di tariffazione puntuale, per incentivare una maggiore responsabilizzazione dei cittadini. Una sfida resa più complessa dalla presenza quotidiana di migliaia di lavoratori provenienti da altri comuni, che incide sui quantitativi di rifiuti conferiti e sulle percentuali di raccolta differenziata.
Sul fronte della manutenzione, l’amministrazione segnala interventi su strade, fognature, verde pubblico e sicurezza, con nuovi impianti di videosorveglianza e lavori di asfaltatura. Restano alcune criticità, come i ritardi sulla segnaletica orizzontale, legati a tempi burocratici e appalti.
A fare da cornice, una visione del Comune come grande organizzazione pubblica che deve funzionare con criteri di efficienza, competenza e responsabilità.