E’ morto all’età di 83 anni l’ingegnere Claudio Lombardi, ex assessore all’ambiente del Comune di Alessandria noto per le sue battaglie ambientaliste a tutela del territorio di Spinetta Marengo.
Una vita tra motori e politica
Dopo la laurea in ingegneria meccanica, indirizzo Trasporti, all’Università di Bologna, dal 1968 al 1974 è stato ricercatore in campo motoristico presso Fiat Auto, poi dal 1975 al 1990 direttore tecnico motori in Lancia, sempre parte del gruppo Fiat.
Nel 1994 approda a Maranello nel ruolo di direttore dell’attività motoristica di Formula 1 e, dopo il licenziamento di Cesare Fiorio, Lombardi assume anche la direzione sportiva della Scuderia.
Ma Lombardi in città era conosciuto soprattutto per il suo impegno nel campo politico e delle lotte alla tutela dell’ambiente.
Dal 1999 e il 2004 diventa consigliere della Provincia di Alessandria, eletto come indipendente nella lista dei Democratici di Sinistra, poi nel 2012 entra a far parte del Consiglio Comunale di Alessandria nel gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà e viene nominato presidente della commissione sicurezza e ambiente.
Nell’aprile 2013 arriva l’incarico come assessore alle Politiche di tutela e valorizzazione dell’ambiente a Palazzo Rosso, e novembre dello stesso anno, viene nominato assessore all’Ambiente, alla Salute e della Protezione civile.
Le lotte per l’ambiente
Al termine della carriera in Comune, diventa esponente di Legambiente e membro attivo del Comitato “Stop Solvay”. “Compagno di tante battaglie e voce lucida e instancabile nella difesa del nostro territorio – così lo ricorda il Comitato Stop Solvay sui social.
“Claudio ha condiviso con noi un pezzo fondamentale della nostra storia, mettendo al servizio della collettività la sua straordinaria competenza. – si legge sulla pagina Facebook del comitato – È stato una fonte inesauribile di dati, analisi e chiarimenti tecnici sull’inquinamento prodotto dal polo chimico di Spinetta Marengo, ma soprattutto è stato una presenza costante, fino all’ultimo, al nostro fianco. La nostra battaglia contro l’eco mostro era una battaglia che sentiva profondamente sua: una battaglia per la salute, per la giustizia ambientale, per il futuro della comunità alessandrina. A lui va la nostra più profonda gratitudine. Continueremo a lottare per fermare la produzione dei veleni di Solvay e lo faremo anche in suo nome”.
Il rosario sarà recitato domani, venerdì 3 ottobre alle 19, nella Parrocchia di Spinetta Marengo, in via Frugarolo 2, dove sabato 4 ottobre, alle 10, sarà celebrato il funerale.
(Foto in copertina dalla pagina Facebook del Comitato “Stop Solvay”)