57 casi di peste suina africana in Piemonte. Regole diverse tra le due regioni per il suo contenimento
In Piemonte per contenere la peste suina è stato vietato andare per sentieri, fare trekking, pescare mentre il Liguria è tutto consentito.
Due giorni fa, è stato riscontrato un altro caso di peste suina africana nella 'zona infetta', questa volta a Rossiglione (Genova).
I casi da inizio epidemia
E' il 35/o in Liguria dall'inizio dell'epidemia, tutti tra i cinghiali, il decimo nel territorio di Rossiglione; in Piemonte le positività accertate sono invece 57, per un totale di 92 in tutta l'area nelle due regioni.
L'accertamento dei casi è dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte Liguria e Valle d'Aosta che ha la sua sede principale a Torino.
Oltre ai 10 casi di Rossiglione, in Liguria ci sono stati ritrovamenti di carcasse infette 7 a Ronco Scrivia, 5 a Mignanego, Isola del Cantone, e Campo Ligure, 1 a Genova, Campomorone e Busalla.
Regole diverse per il suo contenimento
In Piemonte per contenere la peste suina è stato vietato andare per sentieri, fare trekking, pescare mentre il Liguria è tutto consentito.
"Chiediamo di uniformare le regole con quelle liguri - ha spiegato alla TGR Piemonte, Walter Borreani, sindaco di Pareto - perché se ad un 1km da qui lo stesso bosco è percorribile, non vedo perché a Pareto non si possa fare. Il nostro paese è un paese fantasma in quanto è già stato martoriato dal covid, da una strada chiusa e questa epidemia rischiano di farci chiudere per sempre".
Questi divieti imposti dalla Regione Piemonte sono una fonte di preoccupazione soprattutto sul piano economico da parte dei piccoli commercianti locali fino a quando non saranno tolti.