Acqui Terme: individuato e denunciato l’autore del raid vandalico in via Nizza

L'autore, già noto alle forze dell'ordine, ha ora un volto e un nome.

Acqui Terme: individuato e denunciato l’autore del raid vandalico in via Nizza
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Sono stati necessari meno di quindici giorni ai Carabinieri di Acqui Terme per individuare l’autore del raid vandalico che, la notte tra il 2 e il 3 giugno scorsi aveva creato non poco clamore ad Acqui Terme.

Raid vandalico in via Nizza

Nel corso della notte erano state danneggiate, lungo la principale via Nizza, ben due autovetture, una vw Golf ed una Citroen C3, uno scooter Yamaha 300 ed una fioriera di un noto negozio di mobili presente nella via.

Le indagini, che dato il clamore causato dagli eventi, erano state affidate ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia CC, sono state caratterizzate sia dall’acquisizione dei filmati realizzati dagli impianti di videosorveglianza presenti in zona, sia pubblici che di privati, rivelatisi comunque preziosi, sia dalla raccolta di numerose testimonianze dei residenti nella via che, svegliati dai rumori, hanno fornito indicazioni anch’esse preziose, risultate utili a riscontro delle immagini.

L'autore ha un volto e un nome

I militari di Acqui sono così riusciti, in seppur breve tempo, a dare un nome e un volto all’autore degli atti vandalici e per D.P., 34enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine e non nuovo a condotte del genere, è scattata la denuncia in stato di libertà all’A.G. della Procura della Repubblica di Alessandria. Ad inchiodare l’uomo, come detto, testimonianze e filmati, in particolare quello che proprio dinanzi al mobilificio, lo ha immortalato mentre, verosimilmente in preda ai fumi dell’alcol, danneggiava un vaso con dei fiori. Convocato in Caserma e messo di fronte agli inequivocabili indizi raccolti a suo carico, D.P. ha alfine confessato le proprie responsabilità, per le quali potrebbe essere chiamato a rispondere anche civilmente, e dover così risarcire i danni, anche ingenti, provocati alle malcapitate vittime della sua ennesima “bravata”.

(foto di repertorio)

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