cronaca

Aggressioni, microtelefoni, droga e produzione illecita di alcol nel carcere di Torino

L'Osapp chiede nuovamente un intervento urgente da parte dei vertici regionali e dipartimentali per ripristinare condizioni di sicurezza e legalità

Aggressioni, microtelefoni, droga e produzione illecita di alcol nel carcere di Torino

Situazione sempre più difficile presso la Casa Circondariale di Torino, a causa di ripetuti episodi critici legati alla sicurezza interna e l’ennesima aggressione ad un agente della polizia penitenziaria che, dall’inizio del 2025, porta il totale degli episodi di violenza a 27, con 38 agenti feriti.

Gli ultimi episodi nel carcere di Torino

Secondo quanto riportato dall’Osapp, lunedì scorso, o la 5ª sezione del Padiglione B, alcuni detenuti sarebbero stati sorpresi durante una diretta sui social network. Nel Padiglione A, un detenuto di nazionalità straniera sarebbe stato trovato in possesso di uno smartphone funzionante e relativo caricabatterie; nel tentativo di sottrarlo ai controlli, l’apparecchio sarebbe stato danneggiato ma successivamente recuperato.

Un altro detenuto, durante ulteriori operazioni di perquisizione, avrebbe colpito con una testata un poliziotto, che è stato trasferito al Pronto Soccorso e dimesso con 2 giorni di prognosi. Nel corso delle stesse operazioni sarebbe stato inoltre rinvenuto alcol di produzione artigianale.

“La situazione del carcere di Torino risulterebbe ormai estremamente critica e sembrerebbe sfuggire a un controllo efficace, con episodi che testimoniano un crescente rischio operativo per il personale. In alcune sezioni i detenuti spadroneggerebbero e agirebbero in una condizione di quasi totale anarchia, con comportamenti che ostacolano l’azione della Polizia Penitenziaria e compromettono la sicurezza interna”, commenta il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, che chiede nuovamente un intervento urgente da parte dei vertici regionali e dipartimentali per ripristinare condizioni di sicurezza e legalità.