Agricoltori in protesta, bloccata l'autostrada di Alessandria
Il presidente Cirio è invitato al presidio del 3 febbraio
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Oltre 350 trattori sfilano per le vie di Alessandria. E' accaduto questa mattina, mercoledì 31 gennaio 2024 . Anche a Cuneo oggi è in atto la protesta.
Agricoltori in protesta, bloccata l'autostrada di Alessandria
Agricoltori e allevatori in protesta oggi contro l'Europa. Ad Alessandria il corteo degli agricoltori ha percorso la tangenziale e bloccato il casello Alessandria ovest della A21. Rallentamenti anche in città per il passaggio degli oltre 350 trattori. La protesta si è svolta in forma pacifica.
Il commento degli Agricoltori Autonomi
"Oltre ad ogni più rosea aspettativa. Il corteo con i trattori ha portato sulle strade alessandrine centinaia di agricoltori delle province di Alessandria e di Asti, determinati sempre di più a far sentire la propria voce - da troppo tempo inascoltata - alle istituzioni e ai cittadini, molti dei quali durante il passaggio hanno dimostrato di approvare e apprezzare i nostri sforzi, suonando il clacson e salutando. Oltre 350 trattori hanno sfilato per la tangenziale e per le vie di Alessandria (4,5 km di coda) in modo ordinato, rumoroso ma pacifico.
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Ci scusiamo per i disagi momentanei alla circolazione, però vogliamo ringraziare la Questura e le Forze dell'Ordine per la disponibilità e la comprensione dimostrata. La nostra è e sarà una protesta pacifica e ordinata, anche se decisa e ferma nelle nostre posizioni: chiediamo di essere messi in condizione di sostentare le nostre famiglie e portare avanti le nostre aziende potendo seminare in modo libero, senza incentivi a non coltivare o consumo del suolo per attività non agricole. Chiediamo meno restrizioni imposte a livello comunitario che fanno male ai prodotti agricoli italiani. Le politiche sbagliate che limitano l'agricoltura italiana ricadono sui consumatori i quali rischiano di mangiare prodotti esteri di minore qualità e a prezzi alti.
Ribadiamo di aver iniziato la protesta e il presidio solo con la bandiera dell'Italia e finiremo questa prima settimana di manifestazioni con il tricolore, anche se siamo disponibili ad ascoltare e a fare massa critica con tutto il mondo agricolo e della zootecnia.
Abbiamo invitato al presidio il 3 febbraio il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a cui affideremo le nostre proposte in base alle politiche regionali da cambiare".