Al Cimitero un Famedio per gli internati militari italiani Monferrini
Al via le procedure di rimpatrio delle salme dei 31 IMI imprigionati dopo l’8 settembre 1943.
È stato recentemente approvato un protocollo d’intesa per la realizzazione di un famedio, ossia un luogo in memoria dei caduti in guerra dedicato agli internati militari italiani (IMI) di origine monferrina nel cimitero urbano di Casale Monferrato.
“Li riporteremo a casa”
L’iniziativa riguarda l’opera dell’associazione “Li riporteremo a casa” che sta seguendo, assieme a parenti, Anrp, Anpi e i Comuni monferrini, le procedure di rimpatrio delle salme dei 31 IMI di origine monferrina imprigionati dopo l’8 settembre 1943 e ancora sepolti nei cimiteri militari di Berlino, Amburgo, Francoforte sul Meno, Monaco di Baviera e Mathausen.
La progettazione del Famedio sarà curata dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Casale Monferrato.
Il protocollo è sottoscritto dal Comune, dall’associazione Li Riporteremo a Casa e dall’AMC (gestore dei servizi cimiteriali). Il Comune concederà l’area del Cimitero interessata a titolo gratuito.
Gli oneri amministrativi ed economici dell’opera saranno a cura dell’associazione.
Cos'è il famedio
Il famedio è una costruzione destinata alla sepoltura o alla memoria di personaggi illustri. Il termine, coniato nel 1889 dal latino fama, "fama", e aedes, "tempio", letteralmente significa "tempio della fama". Costruito a forma di tempio, il famedio è generalmente posto all'ingresso del cimitero. Talvolta indica anche il luogo in memoria dei caduti in guerra.
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