Dolore

Alessandria il giorno dopo la strage: "Siamo sconvolti"

Questa mattina, giovedì 28 settembre, è stato rispettato un minuto di silenzio all'Itis Volta, la scuola frequentata dal giovane Matteo Benzi, ucciso dal padre insieme alla madre e poi alla nonna

Alessandria il giorno dopo la strage: "Siamo sconvolti"
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La città è ancora sotto shock per quanto accaduto ieri, mercoledì 27 settembre, quando Martino Benzi, ingegnere informatico 65enne di Alessandria, ha ucciso la moglie, il figlio 17enne e la suocera, per poi infine togliersi la vita.

Nella foto Monica Berta, uccisa insieme al figlio e alla madre.

La furia omicida

Martino Benzi, stando a quanto ricostruito finora, nelle prime ore del mattino nell'abitazione di via Lombroso 6 avrebbe ucciso a coltellate la moglie Monica Berta, 55 anni, e il figlio Matteo, appena 17enne, per poi raggiungere la suocera Carla Schiffo, 78 anni, ospitata nella casa di riposo “Istituto divina provvidenza Teresa Michel e accoltellare anche lei mortalmente. Alla fine, poi, ha rivolto l'arma contro sé stesso e si è tolto la vita.

Si indaga sul movente

Come racconta il nostro portale nazionale News Prima, i carabinieri sono al lavoro per approfondire la situazione economica del killer: i suoi conti bancari e le carte dello studio di consulenza informatica. A partire dal biglietto lasciato in casa, sul tavolo della cucina. "Sono rovinato, non c’è via di scampo. La colpa è soltanto mia”, avrebbe scritto prima della mattanza.

A distanza di ore i militari hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto: è emerso che Benzi ha commesso i primi due omicidi, quelli della moglie e del figlio, intorno alle 7.30. Poi si è cambiato i vestiti e ha lasciato, con tutta probabilità a piedi, la sua casa per andare in piazza Divina Provvidenza e uccidere la suocera, per poi suicidarsi. Accanto a lui un biglietto per gli investigatori: "Andate a casa, troverete il resto".

Le vittime sono state tutte uccise a coltellate o rasoiate, con un colpo fatale alla gola. Non è chiaro quanti fendenti siano stati sferrati. Sarà l'esame del medico legale a chiarire il numero dei colpi inferti.

Verifiche in corso sui conti correnti, forse un investimento sbagliato, forse un possibile guaio finanziario in cui l'ingegnere, metodico e ossessionato dal controllo, potrebbe essersi ritrovato. E' certo che Benzi ha messo in atto un piano che era stato studiato nei minimi dettagli.

Il dolore di una città

Tantissime in queste ore le reazioni di sgomento tra la cittadinanza, in particolare tra gli amici e i conoscenti delle vittime e del loro carnefice, ancora increduli per quanto accaduto a una famiglia a detta di tutti tranquilla e ben inserita nel tessuto sociale.

Forte lo shock tra i docenti e gli allievi dell'istituto superiore Tecnico Industriale Volta dove Matteo frequentava la classe 4AE (elettrotecnica – automazione) per diventare un ingegnere elettronico proprio come suo padre.

Poche ore dopo la notizia della tragedia, sul cancello dell'istituto qualcuno ha affisso un biglietto su cui era scritto: "Caro Matteo da domani il tuo banco sarà vuoto ma qui tra noi tu avrai per sempre il tuo posto". Mentre questa mattina alle 9 nella scuola tutti hanno rispettato un minuto di silenzio in ricordo del ragazzo.

Toccanti le parole scritte da un insegnante per salutare la giovane vittima:

Ciao Matteo,
Non eri il mio alunno ma eri anche tu un mio alunno. È davvero difficile scriverti qualcosa in questo momento perché provo un dolore misto tristezza molto profondo. La scuola, la nostra scuola, la tua scuola, perde un patatone buono, un ragazzo che ha saputo lasciare il segno. I tuoi prof ti descrivono con cuore e questo significa che tu hai portato il cuore nella tua classe e nei nostri corridoi. Vorrei abbracciarti e dirti che non è giusto, che non lo meritavi. Ma io sento di voler abbracciare tutti i tuoi compagni, tutti gli alunni, i colleghi. Siamo nel dolore e dobbiamo farci forza, dobbiamo unirci. Ragazzi abbracciatevi e abbracciatemi. Ho il cuore che lacrima.

"Non ci sono parole, solo un immenso dolore. Matteo, continua a volare!" ha invece sottolineato commossa e provata la dirigente dell’Istituto A. Volta, Maria Elena Dealessi.

Prima di approdare all'Itis Volta, Matteo aveva frequentato sia le primarie che le scuole medie all’Istituto Comprensivo Bovio Cavour, lasciando anche in quel caso un ottimo ricordo dietro di sé sia umanamente che sotto il profilo del rendimento. Un ragazzo buono, generoso e sempre pronto a impegnarsi. Così lo ricordano tutti.

Il sindaco: "Siamo sconvolti"

Anche il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante si è espresso sulla vicenda: "In attesa di chiarire la dinamica dei fatti e, soprattutto, le ragioni profonde che hanno portato a questa tragedia, l'Amministrazione Comunale si stringe attorno ai famigliari, alle amiche e agli amici delle vittime e alle compagne e ai compagni di scuola di Matteo. Abbiamo, inoltre, manifestato la nostra vicinanza alla Superiora dell'Istituto Divina Provvidenza. Siamo sconvolti, come tutta la Comunità alessandrina".

 

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