Aggressione

Alessandria, Osapp: "Grave episodio di violenza al carcere Cantello e Gaeta"

"È urgente che il governo prenda provvedimenti immediati"

Alessandria, Osapp: "Grave episodio di violenza al carcere Cantello e Gaeta"
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ALESSANDRIA - Riceviamo e pubblichiamo dal sindacato di polizia penitenziaria Osapp.

Alessandria, Osapp denuncia un altro episodio al Cantello e Gaeta

Ieri, venerdì 28 marzo, alle ore 16:15 circa, nella quarta sezione B del carcere Cantello e Gaeta di Alessandria, si è verificato un grave episodio di violenza che ha messo a rischio l’incolumità degli agenti di polizia penitenziaria. Alcuni detenuti stranieri, che già da giorni avevano manifestato disordini e intolleranza all’interno della struttura, hanno dato vita a un violento scompiglio all’interno della sezione. La situazione è rapidamente degenerata, costringendo un agente di servizio a richiedere l’intervento urgente di altro personale. Nonostante l’intervento tempestivo degli agenti, una volta giunti sul posto, questi sono stati colpiti da getti di acqua miscelata con sostanze non meglio identificate, con il probabile contenuto di candeggina, accusando un forte bruciore agli occhi. Nove agenti sono stati accompagnati d’urgenza al pronto soccorso per le cure necessarie, con il probabile rischio di perdere anche la vista.

Leo Beneduci, Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), commenta: “Come più volte denunciato, la situazione nelle carceri italiane è completamente fuori controllo. Non possiamo più ignorare il pericolo per il personale penitenziario e per la sicurezza delle strutture. È urgente che il governo prenda provvedimenti immediati. Chiediamo con forza che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiari lo stato di emergenza nelle carceri italiane, che sono ridotte a veri e propri campi di battaglia e colabrodo.” L’OSAPP sollecita un intervento tempestivo e strutturato per risolvere le gravi problematiche legate alla sicurezza nelle carceri italiane, che ogni giorno mettono a rischio la vita degli agenti e l’integrità del sistema penitenziario.

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