Amag, i sindacati chiedono incontro urgente: "Preoccupati per la situazione in cui versa l'azienda"
Le sigle sindacali della Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, unitamente alla RSU chiedono un incontro urgente alla dirigenza del gruppo

Ancora nulla di fatto per la vicenda dei 36 lavoratori di Amag Mobilità, che sono stati licenziati al termine del mese di giugno allo scadere dei contratti. Ieri, in Prefettura, un nuovo incontro per la cosiddetta seconda fase di procedura di raffreddamento, che però non avuto esito positivo. Ci sarà un prossimo incontro il 25 luglio in Confindustria.
La preoccupazione dei sindacati
Intanto le sigle sindacali della Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, unitamente alla RSU, hanno inviato una richiesta di incontro urgente alla dirigenza del Gruppo Amag avente come oggetto un approfondimento sulla situazione societaria del Gruppo e, in particolare, sull’approvazione dei Bilanci consuntivi dell’anno 2024.
«L’azienda, nonostante la situazione delicata e l’attenzione posta dalle scriventi, propone, in maniera tardiva, come se nulla stesse accadendo, di incontrarci il 05/08/2025, rispondendo, inoltre, che i bilanci “sono attualmente in corso di elaborazione” ed evidenziando che “i ritardi che si sono verificati in tale iter non sono in alcun modo riconducibili all’operato dei lavoratori, bensì derivano da fattori esterni e da situazioni derivanti dal passato, oggetto di attenta analisi” - spiegano i sindacati - . In questi ultimi anni l’ufficio che si è sempre occupato di redigere i bilanci è stato coinvolto da spostamenti di persone e riorganizzazioni, portando ad un depauperamento delle competenze interne mentre veniva spiegato che tutto ciò serviva a mettere in sicurezza l’azienda».
«Inoltre, la decisione dell’azienda di ricorrere continuamente a consulenti esterni, spesso anche per svolgere funzioni che di norma sono in capo ai Dirigenti, consegna oggi una situazione complicata da dipanare. - continuano - Nel frattempo, si apprende che anche la Presidente del Gruppo, mai incontrata ai tavoli sindacali, ha rassegnato le dimissioni nei giorni scorsi. Amag è un’azienda di proprietà della città e tutte e tutti i soggetti che hanno incarichi o che passano da lì, anche solo per breve tempo, dovrebbero avere a cuore non solo il futuro dell’azienda ma anche la salvaguardia di un servizio che si presta alla Città».