Arriva in ospedale in condizioni gravissime, il quadruplo intervento simultaneo gli salva la vita
Operato contemporaneamente alle coronarie, all’aorta ascendente, alla valvola e all’arco aortico e aorta discendente. Il 46enne, grazie all'impegno dei dottori, ora sta bene.

Era arrivato in ospedale nella notte in condizioni disperate ed era stato richiesto immediatamente l'intervento chirurgico per fermare l'infarto in corso. Il 46enne in questione ora sta bene. Il direttore di Cardiochirurgia dell'Azienda ospedaliera di Alessandria, Andrea Audo: "Il paziente ha subito in simultanea quattro operazioni: alle coronarie, all’aorta ascendente, alla valvola e all’arco aortico e aorta discendente. Abbiamo riparato la rottura dell’aorta a livello dell’arco utilizzando, data la complessità del caso, una nuova protesi di ultima generazione e siamo riusciti a salvargli la vita".
Quattro operazioni chirurgiche simultanee
Una storia a lieto fine. Può raccontarla un uomo di 46 anni, arrivato nella notte in ospedale in gravissime condizioni e immediatamente operato dallo staff della Cardiochirurgia diretta da Andrea Audo. La sua situazione era talmente disperata che è stato necessario un quadruplo intervento chirurgico simultaneo:
"L’uomo era gravissimo, ma ci siamo attivati per dare una risposta immediata. Il paziente ha subito in simultanea quattro operazioni: alle coronarie, all’aorta ascendente, alla valvola e all’arco aortico e aorta discendente".
La protesi di nuova generazione
L'operazione a cui si è dovuto sottoporre il 46enne giunto nella notte in ospedale è stata implementata inoltre di una nuova protesi di ultima generazione. Quest'ulrima era stata consegnata all'Ospedale di Alessandria proprio nella notte, mentre l'intervento chirurgico era in corso:
"Insieme alla mia equipe - riprende il direttore Audo -, composta in questo caso da Chiara Ottria, Giovanni Parodi, Corrado Cavozza e Alina Gallo abbiamo riparato la rottura dell’aorta a livello dell’arco utilizzando, data la complessità del caso, una nuova protesi di ultima generazione, consegnata in Ospedale proprio nella notte mentre l’intervento era in corso. In questo modo abbiamo potuto risolvere la grave situazione cardiaca del paziente con ottimi risultati, in modo più rapido e meno invasivo, assicurando un risultato di maggior successo rispetto al trattamento tradizionale”.
E' andato tutto per il meglio
Una storia a lieto fine quindi che ancora una volta ha dimostrato le grandi capacità della Cardiochirurgia dell’Ospedale di Alessandria e come la professionalità, la dedizione degli operatori unite alle innovazioni tecnologiche possano davvero fare la differenza nel salvare le vite. Recentemente è stata sottolineata la grande attività effettuata dalla Cardiochirurgia nonostante il Covid:
"Un percorso effettuato - come ha ricordato lo stesso Audo - grazie alla collaborazione della terapia intensiva coronarica, il supporto del blocco operatorio e della rianimazione generale, fondamentale nei momenti difficili per la gestione condivisa dei pazienti e assorbire tutte le emergenze cardiologiche che giungono al nostro ospedale”.
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Il direttore Andrea Audo
Andrea Audo, 50 anni, è direttore della Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria dal 2017 e negli anni ha implementato e sviluppato le attività della struttura, che vanta tra le proprie aree di eccellenza il trattamento percutaneo con tecnica TAVI delle patologia Mitro/Aortica (Heart Team), la patologia acuta e cronica dell’aorta toracica, il prelievo di condotti arteriosi e venosi mediante device a ultrasuoni, la chirurgia miniinvasiva delle valvulopatie complesse mitro aortica- tricuspidalica, trattamento acuto dello scompenso e insufficienza respiratoria refrattaria con ECMO.