E' POLEMICA

Bar dell'ospedale di Alessandria, polemiche dopo il servizio di Report: botta e risposta

L'Azienda ospedaliera diffida la celebre trasmissione di Rai 3 che controreplica.

Bar dell'ospedale di Alessandria, polemiche dopo il servizio di Report: botta e risposta
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Dopo la messa in onda della puntata di Report dedicata al "pasticcio piemontese" sulla gestione del Coronavirus, la trasmissione di Rai 3 ha anche trasmesso un video amatoriale registrato al bar dell’ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria in cui si scorgono persone che consumano sui tavolini. I giornalisti sottolineano:

Vicino c’è la sala di aspetto, con alcuni sanitari in attesa di fare il tampone. L’ospedale ospita malati covid e infermieri e medici che lavorano in terapia intensiva e nei reparti di malattie infettive rischiano di diffondere il contagio attraverso il bar”.

Non si è fatta attendere la replica dell'azienda ospedaliera, con diffida e la contoreplica della trasmissione.

Scoppia il caso del bar dell'ospedale di Alessandria

L'Azienda sanitaria, dopo la messa in onda del video, ha precisato:

L’Azienda Ospedaliera ha appreso con stupore che Rai3 racconterà i prima serata nel suo programma Report la situazione relativa al bar interno.
Dalla visione di tali immagini risulterebbe assente la precisazione inviata dall’Azienda che si riporta nuovamente che evidenziava la legittimità dell’apertura e il rispetto delle disposizioni di distanziamento sociale per l’erogazione del servizio da parte del gestore.

“Il bar è aperto in quanto previsto dal DPCM 11.03.2020

2) Sono sospese le attivita' dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie),  ad  esclusione  delle mense  e  del  catering  continuativo  su  base   contrattuale,   che garantiscono la distanza di sicurezza  interpersonale  di  un  metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna  a  domicilio  nel rispetto  delle  norme  igienico-sanitarie  sia  per  l'attivita'  di confezionamento che  di  trasporto.  Restano,  altresi',  aperti  gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti  nelle  aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all'interno delle stazioni ferroviarie,  aeroportuali, lacustri  e  negli  ospedali  garantendo  la  distanza  di  sicurezza interpersonale di un metro.

Tale scelta è stata effettuata pensando che gli operatori sanitari devono aver la possibilità di mangiare e avere un luogo di ristoro, soprattutto in caso di lunga permanenza in ospedale, in un luogo idoneo e con adeguate misure di sicurezza.”

Si tratta di un fatto gravissimo che getta discredito sulla gestione dell’emergenza dell’Azienda Ospedaliera e che pertanto si riserva ogni azione a Sua tutela e diffida fin d’ora alla messa in onda di un servizio che contiene informazioni false e inesatte. Inoltre si chiede di integrare con tali precisazioni eventuali servizi già diramati da altre testate giornalistiche (es. La Stampa) e vietarne la diffusione qualora non rettificate.

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La controreplica di Report

Gentilissimi,
Riceviamo la vostra diffida nella quale evidenziate che il bar dell'Ospedale di Alessandria è legittimamente aperto e che nel bar sono rispettate le disposizioni di distanziamento sociale.
A riguardo citate il DPCM 11.03.2020 che, dopo aver stabilito che i bar degli ospedali possono restare aperti, così recita: "Garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro".
Ecco il testo del nostro servizio relativo al passaggio da voi menzionato:
"Questo è il bar dell’ospedale di Alessandria pochi giorni fa. E’ aperto e le persone consumano sui tavolini, cosa vietata ovunque, anche negli autogrill".
La questione menzionata dal servizio non è dunque il fatto che il bar sia aperto ma che al suo interno non venga rispettata la distanza interpersonale di un metro. A prova di ciò le immagini riprese all'interno del bar in cui i clienti consumano seduti ai tavoli a una distanza ampiamente inferiore a quella prevista dal decreto da voi citato. In particolare si vedono clienti seduti fianco a fianco vicini al punto di toccarsi spalla a spalla.

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