Casale Monferrato, c'è un fermo l'aggressione a Cristian Martinelli
Nella giornata di domani, 19 ottobre 2022, si terrà il primo interrogatorio di garanzia
A seguito della violenta aggressione nei confronti di Cristian Martinelli, (picchiato selvaggiamente con una spranga di ferro), poi deceduto, avvenuta lo scorso venerdì 14 ottobre all’interno della stazione ferroviaria di Casale Monferrato, nell'Alessandrino, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire l’accaduto e a raccogliere una serie di indizi.
Al momento non ostensibili che ricondurrebbero la responsabilità della morte del 35enne ad un soggetto sottoposto a fermo. In carcere a Vercelli c'è un giovane di nazionalità moldava che avrebbe fatto delle prime ammissioni.
Le lesioni
Dalle verifiche è emerso che le lesioni di Cristian siano state decisive per la sua morte. Nonostante la gravità, il 35enne è riuscito nei suoi ultimi momenti di vita a rilevare: "Aiutatemi, mi hanno pestato a sangue".
Le ipotesi
Secondo le ultime notizie, diverse persone avrebbero (il condizionale è d'obbligo) assistito alla brutale aggressione senza fare nulla che potesse fermare il feroce aggressore. Sulla vicenda ci sono altre ipotesi che stanno circolando in queste ore (non confermate dagli inquirenti): si è parlato di droga e di un debito.
Nella giornata di domani, 19 ottobre 2022, si terrà il primo interrogatorio di garanzia che aiuterà i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Alessandria e della Compagnia di Casale M.to, coordinate dal P. M. della Procura della Repubblica di Vercelli, dr.ssa Anna Caffarena, a tracciare nuove linee che potranno, forse, creare un quadro più limpido dietro l'aggressione al 35enne.