ALESSANDRIA E PROVINCIA

Casale Monferrato, la mamma di Cristian Martinelli: "Non si può morire per un paio di occhiali"

Proseguono a tutto campo le indagini per riscotruire con esattezza la vicenda che ha scosso il Piemonte intero.

Casale Monferrato, la mamma di Cristian Martinelli: "Non si può morire per un paio di occhiali"
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Giorno dopo giorno emergono nuovi particoli sulla vincenda di Cristian Martinelli, il 34enne ucciso alla stazione di Casale Monferrato, a colpi di bastone il giorno prima di compiere 35 anni.

Il motivo dell'aggressione

Da quanto emerso, pare che il giovane di Trino Vercellese, fosse già stato "preda" da parte del gruppo di 20enni per rubargli oggetti di valore. Questa volta l'attenzione su Cristian è scattata dopo che gli hanno visto il paio di occhiali firmati sul viso.

La mamma: "Non si può muorire per un paio di occhiali"

La madre di Cristian si è sfogata davanti alle telecamere della TGR:

"Era un ragazzo d'oro. Non meritava una fine così. Non si può morire per un paio di occhiali".

Il sindaco di Casale Monferrato: "Deve essere ripristinata la polizia ferroviaria"

Dopo la brutta vicenda, il primo cittadino di Casale Monferrato, Federico Riboldi, ha ribadito:

"Lo Stato non può trasferire ai cittadini onesti l’idea che esista impunità di fronte ad azioni criminali di questo stampo. In secondo luogo una maggiore attenzione da parte degli organismi centrali alle aree periferiche del territorio. Occorre restituire, e farlo rapidamente anche in vista della riapertura della linea su Milano nel 2023, alla stazione di Casale il presidio della Polizia Ferroviaria le cui problematiche nella soppressione avevamo espresso con chiarezza. In linea generale sono fermamente convinto che l’inurbamento dei grandi centri e l’impoverimento delle cosiddette aree periferiche porti a fenomeni di marginalizzazione che sfociano in degrado sociale”.

 

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