Cena No Vax in un ristorante alessandrino: 65 sanzioni emesse dai carabinieri
I militari dell'Arma hanno constatato tra tutti i 53 avventori presenti nel locale, molti senza neanche la mascherina, più della metà non aveva rispettato l'obbligo del Green Pass.
Una cena No Vax organizzata in un ristorante della provincia di Alessandria che già per tre volte aveva ricevuto sanzioni per non aver rispettato la normativa sulle misure di contenimento del Covid-19. I carabinieri di Mornese e Capriata d'Orba hanno rilevato 65 violazioni su un totale di 53 avventori No Vax presenti nel locale: molti senza mascherina, più della metà senza Green Pass.
Cena No Vax in un ristorante alessandrino
Nella giornata di martedì 25 gennaio 2022, i Carabinieri della Compagnia di Novi Ligure hanno appreso che in un ristorante di Lerma si sarebbe tenuta una cena a cui avrebbe partecipato un numero consistente di persone No Vax. La notizia è apparsa immediatamente credibile, in quanto la titolare, negli ultimi due mesi, era già stata sanzionata tre volte per violazioni alla normativa che regola le misure di contenimento del Covid-19, in particolare legata al mancato possesso e al mancato controllo della certificazione verde. Già in quelle circostanze, la titolare aveva contestato con veemenza l’operato dei Carabinieri e la legittimità delle leggi in materia.
Per questo, all’ora di cena, i Carabinieri delle Stazioni di Mornese e Capriata d’Orba si sono recati presso l’esercizio per verificare il rispetto della normativa. All’interno del locale erano presenti 53 persone, di cui cinque lavoratori, compresa la titolare. All’atto dell’accesso, quest'ultimo ha cominciato immediatamente a protestare, per poi dare notizia della presenza dei Carabinieri agli avventori, seduti in due lunghi tavoli nella sala.
Anche costoro si sono dimostrati ostili nei confronti degli operanti. Ciononostante, erano state avviate le operazioni di identificazione e di controllo del possesso delle certificazioni verdi in corso di validità, seppure con molte difficoltà. I presenti, infatti, hanno iniziato a rumoreggiare e ad adottare comportamenti oppositivi, per quanto solo verbalmente. Molti si sono rifiutati di presentare i documenti d’identità, chiedendo in cambio i documenti dei Carabinieri, la presentazione di un “mandato”, il rispetto di una presunta legge che vieta di disturbare ai tavoli; altri hanno inveito contro i Carabinieri, anche in modo offensivo, e li hanno derisi per lo stipendio percepito; altri ancora li hanno accusati di violare la Costituzione e “leggi antiterrorismo di primo livello”; alcuni hanno affermato il ritorno alla dittatura e al fascismo. Si è anche innalzato anche il coro: “Libertà! Libertà!”.
65 sanzioni emesse dai carabinieri
I Carabinieri, tuttavia, indifferenti alle continue provocazioni, sono riusciti comunque a portare a termine le operazioni di identificazione e controllo, verificando come la larga maggioranza dei presenti fosse priva di certificazione verde e circolasse senza mascherina, accertando:
- 29 violazioni all’art. 3 c. 1 lett. a D.L. 23.07.2021, n. 105, ovvero avventori sprovvisti della certificazione verde (importo singola sanzione 400,00 Euro);
- 2 violazioni all’art. 3 cc. 1-2-8-9 D.L. 23.07.2021, n. 105, ovvero lavoratori sprovvisti della certificazione verde (importo singola sanzione 600,00 Euro), inflitti dal Prefetto a seguito di segnalazione del Comando operante;
- 1 violazione all’art. 3 c. 4 D.L. 23.07.2021, n. 105, per la mancata verifica della certificazione verde da parte della titolare dell’esercizio (importo sanzione 400,00 Euro);
- 29 violazioni all’art. 5 c. 1 lett. b DL. 26.11.2021, n. 172, per soggetti che si trovavano fuori dal comune di residenza nonostante fossero privi della certificazione verde e non sussistessero motivi lavorativi o di necessità e urgenza (importo singola sanzione 400,00 Euro);
- 4 violazioni all’art. 1 c. 1 DPCM 02.03.2021, in quanto violavano l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, pur trovandosi in luogo chiuso diverso dalla privata abitazione (importo singola sanzione 400,00 Euro).
Il totale complessivo delle sanzioni applicate si attesta a 26.400,00 euro. Completate le attività, i Carabinieri hanno lasciato il locale tra grida di scherno e contestazione. Nella successiva giornata di apertura, ovvero il 27 gennaio 2022, è stato notificato alla titolare il provvedimento di chiusura dell’esercizio per 5 giorni, cui non si era provveduto nell’immediatezza dell’accertamento delle violazioni per ragioni di ordine pubblico.