LA LETTERA

Coronavirus: “Noi lavoratori dei supermercati siamo carne da macello”

Un disperato grido di aiuto

Coronavirus: “Noi lavoratori dei supermercati siamo carne da macello”
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Riceviamo e pubblichiamo.

 

Siamo carne da macello”

In questo tempo buio una piccola luce si è accesa. La categoria lavorativa più colpita dall’isteria collettiva, i lavoratori del commercio, riesce ad unirsi in Piemonte, in qualche individualità,  ed in un gruppo al di fuori dalle appartenenze sindacali e dalle idee politiche di ognuno, per chiedere attenzione all’opinione pubblica sulla loro condizione lavorativa.

Trattati come carne da macello dai datori, dalla politica nazionale e dalle amministrazioni regionali i lavoratori di supermercati e negozi alimentari sono stati privati fino a due giorni fa dell’uso di protezioni individuali (mascherine) perché le aziende le hanno vietate in quanto ‘spaventano la clientela’. Sapendo le modalità di incubazione e di trasmissione del virus covid-19 chiediamo:

1. Che tutti i lavoratori dei banchi assistiti (macelleria, salumeria e pescheria) vengano sottoposti a tampone. E’ infatti impossibile pensare che non ci sia tra nessuno di loro qualche ‘asintomatico’ che abbia potuto contagiare, attraverso il servizio, in modo assolutamente involontario, qualche cliente. L’operazione di Nova Coop di chiudere i banchi assistiti, va esattamente in questa direzione : dopo aver perseguito una linea di assoluto menefreghismo cavalcando l’onda del fatturato causato dall’isteria collettiva chiude i banchi per prevenire verifiche nel senso da noi illustrato. Alcune catene stanno già prevenendo la protesta dei lavoratori comperandone la salute con ridicoli emolumenti extra.

2. Che tutti i supermercati e articoli di alimentari sfusi vengano immediatamente chiusi per la salute di clienti e lavoratori e che la spesa venga effettuata o on line o nel punto vendita dagli addetti stessi : il cliente arriva alla barriera casse con adeguata distanza, un addetto in tuta monouso, guanti e mascherina prende il dettagliato biglietto-spesa del cliente, gliela effettua e avviene il pagamento. Tale operazione avverrebbe SOLO ed ESCLUSIVAMENTE con clienti muniti di mascherina e guanti.

3. Che fino a fine aprile i supermercati, centri commerciali e negozi senza distinzioni di tipologia di merce rimangano chiusi domenica e festivi per evitare assembramenti come quelli della follia consumistica delle scorse settimane.

4. La presenza davanti ad ogni supermercato o negozio di superficie superiore ai 600 metri quadri di una pattuglia delle forze dell’ordine o di due guardie giurate per il rispetto di tali norme e dei comportamenti della clientela.

Il Kollettivo Kommessi Piemonte è a disposizione per chiarire qualsiasi dubbio a tutti i lavoratori del settore alla mail kollettivokommessi@libero.it

Kollettivo Kommessi Piemonte

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