Una notte movimentata

Dalla lite con spari agli arresti per spaccio: cosa è successo all'agriturismo "La Capanna"

Quattro arresti per spaccio di sostanze stupefacenti e sei denunce per violenza, resistenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata e porto abusivo di armi.

Dalla lite con spari agli arresti per spaccio: cosa è successo all'agriturismo "La Capanna"
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Quattro arresti per spaccio di sostanze stupefacenti e sei denunce per violenza, resistenza a pubblico ufficiale porto abusivo di oggetti atti all’offesa, minaccia aggravata, porto abusivo di armi e omessa custodia. E' questo il resoconto emerso da un giro di indagini scaturito da una sparatoria avvenuta verso la mezzanotte tra sabato 12 e domenica 13 giugno 2021 all'agriturismo "La Capanna" di Montegioco (Alessandria).

IL LUOGO DELLA SPARATORIA:

Quattro arresti e sei denunce

Nella mattinata di domenica 13 giugno 2021, a conclusione di complesse indagini e accertamenti, i Carabinieri della Compagnia di Tortona hanno arrestato un 29enne e una 57enne italiani e un 29enne e una 29enne rumeni per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e deferito in stato di libertà, a vario titolo, sei persone per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, false dichiarazioni destinate all’A.G., favoreggiamento personale, lesioni personali aggravate, porto abusivo di oggetti atti all’offesa, minaccia aggravata, porto abusivo di armi e omessa custodia.

La sparatoria all'agriturismo "La Capanna"

L'origine dei fatti si è verificata verso la mezzanotte di sabato 12 e domenica 13 giugno 2021 quando è pervenuta una richiesta di intervento al NUE 112 presso l’Agriturismo “La Capanna” di Montegioco (AL) da parte di un dipendente, che aveva segnalato una violenta lite tra il titolare del locale e alcuni avventori, con l’esplosione di armi da fuoco da parte di alcune persone che si erano già date alla fuga a bordo delle loro autovetture.

Mentre le pattuglie della Stazione di Viguzzolo e Garbagna si erano recate presso il luogo dell’evento, i Carabinieri del N.O.R.M. avevano cominciato a percorrere le possibili vie di fuga, intercettando le autovetture segnalate a Tortona e riuscendo a bloccarne una in via Emilia, mentre l’altra proseguiva la marcia.

La prima coppia aveva in casa due chili di marijuana

A bordo dell’autovettura sono stati identificati una donna e un uomo. La perquisizione veicolare e personale ha consentito di rinvenire all’interno del mezzo una mazza da baseball in legno della lunghezza di 65 centimetri, mentre dalla successiva perquisizione domiciliare sono stati scoperti complessivamente oltre due chilogrammi di marijuana e 9.000 euro in contanti, un bilancino di precisione, tre telefoni cellulari e un’agenda con riportati dati e cifre riconducibili all’attività di spaccio.

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Nella seconda abitazione trovati hashish e marijauana

L’altra autovettura fuggita al controllo è stata poi intercettata e controllata dalla Stazione di Spinetta Marengo in San Giuliano Vecchio, anch'essa con a bordo due persone. Le successive perquisizioni hanno permesso di rinvenire nell’abitazione di uno dei due un bilancino di precisione e 2 grammi di marijuana, mentre nell’abitazione dell’altro, convivente con la madre, ritenuta anch’essa responsabile, cinque panetti di hashish per complessivi 331 grammi, 302 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e tre telefoni cellulari.

La lite con sparatoria all'agriturismo

I Carabinieri di Viguzzolo e Garbagna, giunti sul luogo dell’aggressione, sono riusciti ad accertate, dopo una lunga e complessa ricostruzione, che il titolare dell’agriturismo, irritatosi poiché sette avventori si erano rifiutati di lasciare il parcheggio del proprio locale, perché ormai prossimi all’orario del coprifuoco e in evidente stato d’alterazione alcolica, si era messo a minacciarli con una doppietta, intestata al figlio, presa dalla sua autovettura.

Almeno quattro avventori, di cui due identificati, avevano aggredito il titolare del locale riuscendo a disarmarlo e percuotendolo più volte, anche con l’utilizzo dell’arma, per poi sparare due colpi in aria, prima di danneggiarla irreparabilmente e fuggire.

Il titolare dell’agriturismo è stato successivamente trasportato all’ospedale di Alessandria, da cui è stato successivamente dimesso con diagnosi numerose fratture e una prognosi di circa trenta giorni.

Beccati anche gli ultimi due aggressori

Nel contempo, i Carabinieri di Castelnuovo Scrivia sono intervenuti nel vicino comune di Avolasca, presso l’abitazione di un cittadino che aveva segnalato la presenza di due soggetti, uno dei quali in evidente stato di alterazione psicofisica.

Dagli accertamenti è emerso che uno dei due soggetti indagati si era reso protagonista nell’aggressione del titolare dell’agriturismo. A quel punto l'uomo ha cominciato ad avere nei confronti dei Carabinieri una condotta minacciosa, opponendosi chiaramente a qualsivoglia accertamento, compresa la sottoposizione a tampone stub, mentre l’amico, dalle dichiarazioni fornite, risultate false, aveva tentato di creargli un alibi risultato infondato.

Tolte le armi al titolare dell'agriturismo

Sul luogo teatro dell’evento è intervenuto anche il personale del Nucleo Investigativo di Alessandria per il sopralluogo, il repertamento e la sottoposizione a stub dei soggetti coinvolti. I Carabinieri, accertato l’utilizzo illecito dell’arma da parte del titolare del locale, hanno proceduto inoltre al ritiro cautelativo di 8 fucili e 73 munizioni, unitamente ai titoli di polizia dell’interessato e del figlio proprietario dell’arma. Gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Alessandria, mentre le due donne presso quella di Vercelli, in attesa dell’udienza di convalida, come disposto dall’A.G..

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