Denunciato il capo dei No Vax che avevano contestato il prof. Bassetti
Si tratta di un 52enne proveniente da fuori provincia. A suo carico i reati di manifestazione abusiva, vilipendio e disturbo della quiete pubblica.
Denunciato un capo dei No Vax per i disordini e la contestazione avvenuta a Novi Ligure (AL) a fine luglio. Si tratta di un uomo di 52 anni proveniente da fuori provincia che si era dato da fare per impedire il comizio del professor Matteo Bassetti.
Le frange più irriducibili
Lo stimato professionista, infettivologo all'Ospedale di Genova, era ad Alessandria per la presentazione di un libro e subito le frange più irriducibili dei No Vax si erano mobilitate. Bassetti, infatti, ha sempre sostenuto la necessità di vaccinarsi screditando senza mezzi termini le fantasiose teorie complottiste dei No Vax. Ebbene, per addivenire a una svolta della vicenda si sono dovuti muovere i Carabinieri del Nucleo informativo di Alessandria, la struttura corrispondente alla Digos della Polizia.
Il capo della masnada era appunto questo 52enne che ha improvvisato una rumorosa contestazione fiancheggiato da altri suoi compari. Armato di megafono aveva pesantemente inveito contro le misure vaccinali e il Green pass. La rumorosa contestazione era poi proseguita per tutta la durata della presentazione, tanto da indurre i Carabinieri presenti a suggerire agli organizzatori la chiusura del portone di Palazzo Delle Piane. I reati che gli vengono contestati sono: mancato preavviso di manifestazione, vilipendio della Repubblica Italiana, istigazione alla disobbedienza civile e disturbo della quiete pubblica.
Multati anche i "No-mask"
I militari hanno anche identificato altri partecipanti al presidio, che verranno però solo multati per l’inosservanza delle disposizioni anti-Covid (non avevano la mascherina) con sanzioni da 400 euro ciascuno.
Al termine del dibattito, alcuni esponenti No-Vax che già avevano distribuito volantini contro Bassetti, gli hanno posto domande che mettevano in dubbio il suo operato e quello di tutta la comunità scientifica. Il confronto verbale, per quanto acceso, si era mantenuto nei limiti della correttezza. Al termine dell’evento, il medico aveva dovuto uscire dalla porta sul retro per evitare guai peggiori. Di quanto accaduto quel movimentato pomeriggio si era parlato anche durante la trasmissione di La7 "In Onda".
Così Bassetti:
"Se vogliamo confrontarci l’unico terreno è la scienza, non quello dell’insulto o della minaccia. La campagna vaccinale è uno strumento che il nostro Stato ci ha messo a disposizione per difenderci dal virus. (...) Abbiamo a che fare con terroristi appartenenti a una organizzazione strutturata e ben finanziata (...). Molti medici continueranno ad essere minacciati e insultati. Occorre cambiare passo. Io lo dico da mesi ma sembra che nessuno mi ascolti.".