La posizione del governatore

Deposito rifiuti radioattivi, Cirio: "Non faccio alcuna polemica, ma il Piemonte la sua parte l'ha già fatta"

Le parole del presidente della Regione Piemonte nel corso del Consiglio regionale di questa mattina, martedì 26 gennaio 2021, sul delicato tema che sta tenendo banco in queste ultime settimane.

Deposito rifiuti radioattivi, Cirio: "Non faccio alcuna polemica, ma il Piemonte la sua parte l'ha già fatta"
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"Il problema della scorie nucleari va affrontato, non ci si deve nascondere, la politica dei no a priori non mi è mai appartenuta. Non faccio alcuna polemica ma non posso non sottolineare che il Piemonte la sua parte l'ha già fatta" interviene così sul tema del "Deposito rifiuti radioattivi" il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in apertura del Consiglio regionale di questa mattina, martedì 26 gennaio 2021.

Deposito rifiuti radioattivi, Cirio: "Il Piemonte la sua parte l'ha già fatta"

Nel corso della mattinata di oggi, martedì 26 gennaio 2021, il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è intervenuto in apertura del Consiglio regionale aperto convocato dal presidente Stefano Allasia per affrontare il tema del "Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi" che vede coinvolto il Piemonte con 8 aree potenzialmente idonee ad ospitare la struttura (2 nel Torinese e ben 6 nel territorio Alessandrino). Queste le parole da lui pronunciate nel corso del suo intervento in Consiglio:

"Il problema della scorie nucleari va affrontato, non ci si deve nascondere, la politica dei no a priori non mi è mai appartenuta. Non faccio alcuna polemica ma non posso non sottolineare che il Piemonte la sua parte l'ha già fatta. Ho appreso che la nostra Regione avrebbe potuto ospitare moltissimi siti nucleari attraverso un'agenzia di stampa. Ma non credo che una valutazione del genere possa essere presa nel chiuso un un ufficio romano, per poi farcela piovere sulla testa. Non è rispettoso istituzionalmente delle competenze di un sindaco, che è responsabile della salute dei cittadini, e di quelle di una Regione, che ha le competenze in materia ambientale. Queste scelte si devono fare insieme ai territori. Il modo in cui si è proceduto è inaccettabile. Questo Consiglio regionale aperto sarà utile per darci un metodo diverso. Il mio tono non è polemico ma molto fermo: come Regione ci faremo garanti perché la vita dei territori possa giungere nei palazzi dove si decide. Perché qui sono in gioco la vita, la salute, e il futuro del Piemonte".

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