cronaca

Dodici le aggressione nel carcere di Torino da inizio 2025. L'Osapp: "Situazione fuori controllo"

Un altro agente aggredito e ferito da un detenuto nel carcere torinese. 19 gli agenti feriti da inizio anno

Dodici le aggressione nel carcere di Torino da inizio 2025. L'Osapp: "Situazione fuori controllo"
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Ennesima aggressione all’interno della Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino, dove nella mattinata di oggi, intorno alle ore 11, si è verificata la dodicesima aggressione del 2025.

12 le aggressioni in carcere a Torino

Ancora una volta, un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria è rimasto ferito — il diciannovesimo agente colpito fisicamente in soli quattro mesi.
L'episodio è avvenuto nella sesta sezione del Padiglione A, quando un detenuto di origine straniera, alla richiesta dell’agente di rientrare nella propria cella, ha reagito con violenza, colpendo l'agente alle spalle con un pugno alla mandibola. Il detenuto l'ha scaraventato a terra e ha infierito su di lui con calci e pugni anche al volto. Solo il tempestivo intervento di un altro agente e di un detenuto addetto a mansioni lavorative ha evitato il peggio.

L’agente aggredito è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino, dove si trova tuttora ricoverato.

"Da tempo denunciamo che la situazione nella struttura torinese è completamente fuori controllo: i detenuti circolano liberamente, inclusi soggetti sottoposti al regime di Alta Sicurezza e appartenenti alla criminalità organizzata che spadroneggiano impunemente all’interno delle sezioni. Emblematico quanto accaduto solo due giorni fa, quando un detenuto di area camorristica è stato sorpreso con uno smartphone nascosto negli indumenti intimi.- dichiara il Segretario Generale dell’Osapp, Leo Beneduci - Siamo arrivati al punto di non ritorno. Il sistema penitenziario italiano è ormai allo sfascio. La situazione nelle carceri, e in particolare a Torino, è fuori controllo: a comandare sono i detenuti, mentre lo Stato abdica al suo ruolo. È giunta l’ora che il Governo dichiari formalmente lo stato di emergenza nelle carceri italiane e intervenga con misure straordinarie prima che sia troppo tardi.”

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