Ex Ilva: in aumento i numeri della cassa integrazione
Per lo stabilimento alessandrino di Novi Ligure l’ammortizzatore sociale chiesto è, a rotazione, fino a 175 persone

Il governo ha formalizzato lo stanziamento di altri 200 milioni di euro per l’ex Ilva al fine di garantire la continuità del gruppo siderurgico.
La richiesta di cassa integrazione
Nella riunione lampo convocata ieri a Roma dal ministero del Lavoro coi vertici di Acciaierie d'Italia e le rappresentanze sindacali, l'azienda ha anche depositato un nuovo piano di richiesta di cassa integrazione a rotazione, annunciato da tempo e figlio anche dell'attuale, critica situazione di Taranto.
Situazione che preoccupa i lavoratori, dal momento che Acciaierie d'Italia ha chiesto di rivedere al rialzo il numero dei dipendenti da collocare in «cassa», anche per lo stabilimento alessandrino di Novi Ligure, dove ad oggi la forza lavoro è di 557 unità: per loro l’ammortizzatore sociale chiesto è, a rotazione, fino a 175 persone. Una cifra superiore allo scorso marzo ed in linea con la richiesta a livello nazionale; nel complesso, infatti, l'ex Ilva passa da 3.000 persone in cassa a 4.000.