Borghetto di Borbera

Fermo non convalidato per Agostina Barbieri, la donna che ha strangolato il marito violento

Il giudice per le indagini preliminari non ha ravvisato il pericolo di fuga, ma ha disposto comunque la custodia in carcere per un tempo limitato, necessario per l’espletamento delle indagini.

Fermo non convalidato per Agostina Barbieri, la donna che ha strangolato il marito violento
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Omicidio di Borghetto di Borbera, per Agostina Barbieri non è stato convalidato il fermo. La 60enne che ha prima sedato e poi strangolato con un laccio di scarpe il marito Luciano Giacobone perché stanca dei continui maltrattamenti e violenze subiti, si trova ora nel carcere "Lorusso Cotugno" di Torino.

Non convalidato il fermo per Agostina Barbieri

Non è stato convalidato il fermo della 60enne Agostina Barbieri che la scorsa domenica 11 luglio 2021 ha ucciso il marito Luciano Giacobone a Borghetto di Borbera. Il giudice per le indagini preliminari non ha ravvisato il pericolo di fuga, ma ha disposto comunque la custodia in carcere per un tempo limitato, necessario per l’espletamento delle indagini.

Una decisione, quest'ultima, legata alla delicatezza della situazione: la donna avrebbe dichiarato alle Forze dell'Ordine che il suo gesto omicida sarebbe giunto dopo anni di violenze e maltrattamenti subiti dal marito, il quale aveva preso di mira anche il figlio e la madre della donna.

Agostina Barbieri, che ora si trova nel carcere "Lorusso Cotugno" di Torino, è devastata dopo quanto accaduto e per tale ragione ha già ricevuto un sostegno psicologico.

La lite furiosa prima dell'omicidio

Era stata proprio la 60enne a chiamare i militari dell'Arma di Novi Ligure per auto-denunciarsi dell'omicidio del marito: Luciano Giacobone, 64 anni, ex camionista andato in pensione da qualche mese, è stato strangolato a morte nel corso del pomeriggio di domenica 11 luglio 2021 dopo essere stato sedato dalla moglie Agostina Barbieri.

La donna, nel racconto dell'assassinio ai carabinieri, ha sottolineato che le motivazioni alla base del gesto omicida avrebbero riguardato il fatto che la 60enne fosse stanca dei continui maltrattamenti e violenze subite dal marito nei suoi confronti e di quelli del figlio 28enne. Una situazione familiare complessa, testimoniata anche dalle prime ricostruzioni della vicenda effettuate dalle forze dell'Ordine. Nel corso della mattinata di domenica, infatti, qualche ora prima dell'omicidio, si sarebbe verificata una lite furiosa tra padre e figlio: un diverbio violento nel quale sono volate anche bottiglie. Il 64enne, lievemente ferito all'orecchio, è andato in ospedale per farsi medicare e, una volta rientrato in casa, avrebbe scritto al figlio di fare i bagagli e andare via. La situazione nel pomeriggio è poi degenerata nell'omicidio eseguito dalla moglie Agostina Barberi.

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