Arrestato in Calabria

Gestiva un night club nell'Alessandrino, trovato l'esecutore del suo omicidio

I fatti risalgono al 13 gennaio 2013 quando venne ucciso nell'Astigiano Luigi Di Gianni: i carabinieri hanno tratto in arresto il 33enne Ivan Commisso, ritenuto responsabile dell'assassinio.

Gestiva un night club nell'Alessandrino, trovato l'esecutore del suo omicidio
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I fatti risalgono al 13 gennaio 2013 quando il 51enne Luigi Di Gianni, gestore di un nicht club nell'Alessandrino, è stato ucciso da tre colpi di pistola ad Isola d'Asti. Dopo diversi anni è stato arrestato dai carabinieri di Borgia (Catanzaro) colui che è ritenuto responsabile dell'omicidio: si tratta di Ivan Commisso, 33 anni, condannato a 18 anni di reclusione dalla Corte d'assise d'appello di Torino per l'assassinio avvenuto nell'Astigiano.

Uccise gestore di un night club Alessandrino

Ivan Commisso, 33 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Borgia (Catanzaro) perché ritenuto responsabile dell'omicidio di Luigi Di Gianni, 51enne gestore di un night club a Strevi nell'Alessandrino, avvenuto il 13 gennaio 2013 a Isola d’Asti, nell’Astigiano.

Lo scorso 7 ottobre la prima Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Torino ha emesso nei confronti del 33enne un’ordinanza di custodia cautelare in carcere perché condannato per porto abusivo illegale di arma clandestina e omicidio volontario in concorso. I carabinieri di Borgia, dopo accurati accertamenti, sono riusciti a rintracciare il killer in Austria per poi successivamente, una volta rientrato a Borgia, notificargli il provvedimento e associarlo al carcere di Catanzaro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il giorno del delitto

Il giorno del delitto, Luigi Di Gianni venne ucciso davanti alla sua villetta e a sua moglie con tre colpi di fucile da caccia. La vittima, poco prima del decesso, stava uscendo dalla sua casa a Isola d'Asti per andare ad aprire il night club alessandrino.

A seguito delle indagini e dei primi due gradi giudizio, sono stati condannati a 18 anni di reclusione i due cugini entrambi di Borgia, il 33enne arrestato quale esecutore e il cugino quale mandante e complice.

Il movente emerso dalle indagini

Secondo quanto ricostruito nelle indagini, il movente dell'omicidio riguarderebbe la gestione del night club di Strevi. Il mandante dell'assassinio, infatti, viveva con la figlia del proprietario del night club alessandrino del quale Di Gianni era gestore occulto. Una volta venuto a mancare il proprietario, la figlia avrebbe dovuto ereditare il locale. Per questa ragione sarebbe partita una pesante discussione sulla locazione mensile del night, motivo che ha portato poi alla tragica fine di Di Gianni.

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