Cronaca

I Carabinieri restituiscono crocifisso rubato dalla chiesa di via delle Orfanelle ad Alessandria

L'oggetto sacro era stato rubato da un uomo a febbraio di quest'anno dalla Chiesa di via delle Orfanelle

I Carabinieri restituiscono crocifisso rubato dalla chiesa di via delle Orfanelle ad Alessandria
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I Carabinieri della sezione Radio Mobile di Alessandria restituiscono il crocifisso che era stato rubato e danneggiato a febbraio di quest'anno da un uomo.

Restituito il crocifisso

Il crocifisso era stato sottratto dalla Chiesa di via delle Orfanelle ad Alessandria da un individuo in forte stato di alterazione. L'uomo aveva danneggiato diverse autovetture in sosta e in transito colpendole con violenti calci, imprecando e sputando contro l’oggetto sacro e contro i Carabinieri intervenuti.

L'uomo era stato arrestato in flagranza per danneggiamento aggravato di autovetture, resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione di beni culturali, porto di oggetti atti a offendere e offese a confessione religiosa mediante vilipendio. In aggiunta alle condotte contestate all’uomo, anche il biasimo per avere minacciato, brandendo il manufatto, una minorenne avvicinata davanti alla vicina scuola in via Morbelli.

I Carabinieri hanno fatto riparare a proprie spese l'oggetto sacro che a febbraio era stato sottratto dal cortile della chiesa di San Rocco e questa mattina l'hanno riconsegnato al Vescovo, Monsignor Guido Gallese, presso la Cattedrale di Alessandria. Presenti alla restituzione il Comandante del NORM, Capitano Graziano del Rio, e la locale Sezione Radiomobile, rappresentata dal Luogotenente Marco Angelini e da una pattuglia con la Gazzella del pronto intervento.

"Nel nostro lavoro ci sono interventi che lasciano il segno, che ci toccano dentro - ha dichiarato il Comandante Provinciale, Tenente Colonnello Palatini, nel suo messaggio -. Noi Carabinieri, in sinergico legame con gli altri attori istituzionali, siamo protagonisti sul territorio al servizio della comunità. L’uomo che ha sottratto il crocifisso e l’ha usato per danneggiare auto, minacciare persone e, con disprezzo, ha imprecato e lo ha vilipeso, riducendolo in pezzi, ha ferito e offeso la comunità e noi con essa".

"Dobbiamo molto ai Carabinieri, per il loro quotidiano impegno.  - ha espresso il Vescovo Guido Gallese - Oggi ancora di più, perché con questo gesto hanno dimostrato, ancora una volta, che sotto le uniformi battono cuori puri, che sanno emozionarsi e sentire, e, a prescindere dall’intima fede religiosa o dal credo, si sono impegnati personalmente per restituire dignità a questo Crocifisso e all’intera comunità".

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