cronaca

Lanciato pacco con droga e telefoni nel carcere di Alessandria: sequestrato dalla Polizia Penitenziaria

Il Sappe: "Grave allarme sociale che evidenzia la costante azione della criminalità organizzata che tenta di trasformare le nostre carceri in centri operativi"

Lanciato pacco con droga e telefoni nel carcere di Alessandria: sequestrato dalla Polizia Penitenziaria

Sventato dalla Polizia Penitenziaria un grave tentativo di introduzione di materiale proibito all’interno della Casa Circondariale di Alessandria.

L’episodio nel carcere di Alessandria

A rendere noto quanto avvenuto negli ultimi giorni ad Alessandria è Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che elogia l’operato degli agenti di Polizia Penitenziaria alessandrini, che si sono dimostrati ancora una volta l’unica difesa efficace contro i tentativi di infiltrazione criminale.

Martedì 2 dicembre, intorno alle ore 12, la Sala Regia ha comunicato l’avvistamento di un lancio dall’esterno di un pacco che stava per essere recuperato tramite una lenza proveniente da una finestra della Sezione detentiva. Il tempestivo intervento del personale di Polizia ha permesso di recuperare il pacco caduto nel cortile passeggi, contenente due telefoni cellulari (uno smartphone e un mini-cellulare), completi di accessori per la ricarica, e un panetto di sostanza stupefacente risultata positiva al Drug Test come cannabinoide del peso di circa cento grammi.

“Il lancio dall’esterno è un fenomeno di grave allarme sociale che evidenzia la costante azione della criminalità organizzata che tenta di trasformare le nostre carceri in centri operativi. – commenta Santilli – La detenzione di telefoni cellulari e sostanze stupefacenti è un reato e un gravissimo fattore di destabilizzazione che mette a rischio la sicurezza del personale e degli altri detenuti. Nonostante la cronica carenza di organico e la necessità di modernizzare le tecnologie di controllo (come i jammer anti-segnale), la Polizia Penitenziaria continua, giorno dopo giorno, a sopperire alle mancanze del sistema. È urgente che lo Stato prenda atto della situazione e doti il Corpo di tutti i mezzi e i rinforzi necessari per contrastare con efficacia questa doppia minaccia: quella interna, legata ai reati commessi dai detenuti, e quella esterna, gestita dalla criminalità organizzata”.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, esprime apprezzamento e solidarietà al personale di Polizia Penitenziaria di Alessandria: “La loro professionalità ed abnegazione, la loro fermezza ed il senso del dovere hanno fronteggiato una situazione semplicemente assurda, dove vi è chi pensa che anche durante la detenzione può pensare di continuare a delinquere. Il lavoro della Polizia Penitenziaria è ancora una volta motivo d’orgoglio per tutta la città di Alessandria e dell’intero Piemonte. I risultati, che raggiungiamo ogni giorno e tutti gli obiettivi traguardati, sono il frutto di un importante lavoro di squadra.