Si può votare fino al 15 dicembre

Luoghi del Cuore Fai: due segnalazioni nell'alessandrino

I Casoni dei Risciotti e l’Ospedale e la Chiesa di Ignazio Gardella.

Luoghi del Cuore Fai: due segnalazioni nell'alessandrino
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Luoghi del Cuore Fai: tra le segnalazioni anche il Lago d'Orta. Si può votare fino al 15 dicembre 2020.

Luoghi del Cuore Fai

A oggi il luogo in Piemonte al primo posto della classifica provvisoria (classifica provvisoria completa su www.iluoghidelcuore.it) è la Ferrovia delle Meraviglie Cuneo-Ventimiglia-Nizza, una straordinaria opera dell’ingegno umano che sfida i limiti fisici - in meno di 50 km in linea d'aria supera un dislivello di mille metri - per creare un ardito collegamento tra territori e nazioni, pensata e realizzata quasi due secoli fa per unire l’Italia alla Francia, il Piemonte alla Liguria, i monti al mare, la pianura alla costa.

I luoghi nell'alessandrino

Numerose segnalazioni anche per i Casoni dei Risciotti (AL), un piccolo aggregato di tre fabbricati situati a 997 metri sul livello del mare tra Magioncalda, frazione di Carrega Ligure, e il paese abbandonato di Chiapparo, in quella porzione di Appennino Ligure detta delle “Quattro Province”, che tocca i territori di Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza. I “casoni” sono antichi essiccatoi ormai in disuso, utilizzati fino alla metà del secolo scorso per far seccare le castagne raccolte nei boschi circostanti. L’edificio principale, più grande e meglio conservato, si sviluppa su tre piani, mentre gli altri due fabbricati sono ridotti a ruderi. Il sentiero che porta ai casoni fa parte del "Cammino dei Ribelli", un percorso di 130 km che narra di banditi e partigiani, contadini e camminatori. Il comitato “Risciotti al Futuro”, composto da ragazzi originari del territorio, si sta impegnando per il ripristino dell’essiccatoio, in modo da poterlo utilizzare nel ciclo di produzione della farina di castagne, come da tradizione locale. Il luogo rientra nella classifica speciale “Italia sopra i 600 metri”.

E ancora, grande l’attenzione registrata per l’Ospedale e la Chiesa di Ignazio Gardella ad Alessandria, precoce esempio di architettura razionalista che sorge nel parco annesso all’ex sanatorio antitubercolare Vittorio Emanuele III, ora Centro Riabilitativo Polifunzionale Teresio Borsalino. Il cantiere del sanatorio
prende avvio negli anni Venti del Novecento e assiste a un passaggio di testimone tra il padre Arnaldo Gardella e il giovane figlio Ignazio, che inizia a lavorare per la realizzazione della piccola chiesa. Ignazio la plasma secondo un lessico innovativo, intriso di riferimenti internazionali e che si discosta, senza rinnegarlo, dal codice novecentista paterno. È la torre campanaria posta in facciata l’elemento che maggiormente caratterizza l’edificio e che manifesta l’adesione a un nuovo modo di “fare architettura”. Diversi sono i comitati – “Azienda Ospedaliera di Alessandria”, “Il cuore dei Circensi per la chiesa di Ignazio Gardella”, “Insieme per Alessandria”, “Le scuole del territorio custodi della memoria viva delle opere di Ignazio Gardella” - nati per tutelare questo importante ospedale e la sua chiesa, che necessita di un intervento di
recupero, e per valorizzare la figura di Ignazio Gardella. Il luogo è inserito nella classifica speciale dei “Luoghi storici della salute”.