ALESSANDRIA

Narcotizza e rapina un anziano dopo averlo adescato sui social: arrestata una donna

L’attività investigativa aveva inizio a seguito della richiesta d’aiuto al 112 NUE da parte dell’uomo.

Narcotizza e rapina un anziano dopo averlo adescato sui social: arrestata una donna
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A seguito di una meticolosa attività investigativa della Squadra Mobile di Alessandria, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Alessandria, a carico di una donna di etnia rom, ritenuta responsabile di una rapina in abitazione in danno di un anziano imprenditore alessandrino.

L'attività investigativa

L’attività investigativa aveva inizio a seguito della richiesta d’aiuto al 112 NUE da parte dell’uomo, il quale riferiva di essere stato narcotizzato e derubato da una donna con cui si era incontrato poco prima. La Volante della Polizia di Stato, subito intervenuta sul posto, raccoglieva i primi elementi – poi sviluppati dalla Squadra Mobile – da cui emergeva come la vittima avesse conosciuto la donna sui social network, organizzando poi con quest’ultima un incontro teso ad approfondire la conoscenza.

Il pranzo insieme a casa del malcapitato, però, era risultato un mero pretesto: la donna, sfruttando un momento di distrazione, aveva versato un potente medicinale nella bevanda del commensale, che quindi poco dopo era caduto in un profondo sonno che lo aveva reso facile preda: la donna aveva così fatto perdere le proprie tracce con 7. 000 euro in contanti, un orologio e vari monili in oro.

Le indagini

Le indagini immediatamente poste in essere, anche con l’ausilio di attività tecnica, consentivano di evidenziare come l’indagata, gravata già da specifici precedenti penali e di polizia, fosse dedita ad una scrupolosa e abituale ricerca – in più città d’Italia – di potenziali vittime, tutte con età avanzata e facoltose.

L'arresto

L’arresto, eseguito a Perugia nelle prime ore del mattino grazie all’ausilio della locale Squadra Mobile, consentiva di porre un freno all’attività di cui la donna veniva ritenuta responsabile, evitando nuovi gravi fatti delittuosi.

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