Nel rimorchio del tir nascondevano ben 680 kg di marijuana e hashish

Maxi operazione della Guardia di Finanza di Alessandria che ha consentito di incastrare quattro trafficanti di droga. Nel rimorchio del tir nascondevano ben 680 kg tra marijuana e hashish. A finire in manette due cittadini albanesi e due macedoni, tutti residenti tra le province di Alessandria e Asti. Uno di loro era in possesso anche di una colt 357 Magnum, carica e con matricola cancellata

Nel rimorchio del tir nascondevano ben 680 kg di marijuana e hashish

L’intervento era partito diverse settimane prima grazie a notizie apprese attraverso il capillare controllo del territorio da parte del Comando provinciale. L’attività investigativa ha dunque concentrato i controlli sui sospetti tra Alessandria e Quattordio e sui loro spostamenti tra le province di Alessandria e Asti.

I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e del Gruppo hanno avviato un articolato pedinamento complicato dalle condizioni climatiche e dall’ubicazione del capannone che i malviventi avevano eletto a base logistica della loro attività di smistamento del notevole quantitativo di stupefacente. Una attività resa difficoltosa anche dalle diverse attività commerciali presenti attorno al capannone caratterizzate da un ingente andirivieni di mezzi leggeri e pesanti.

All’arrivo della Guardia di Finanza nessuno ha opposto resistenza tranne un soggetto che ha tentato di nascondersi sotto la motrice del tir utilizzato per il trasporto del prezioso carico. La sostanza stupefacente infatti era stata nascosta all’interno del rimorchio del tir, in una cassa di legno completamente occultata dal carico di copertura costituito da cippato di legno macinato. Altri 80 chili di droga sono stati poi rinvenuti all’interno di una delle autovetture con le quali i due albanesi avevano raggiunto il capannone per il trasbordo del carico. Oltre alla pistola sono stati sequestrati anche circa 3.300 euro in contanti.

I quattro sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associati presso gli istituti di pena di Alessandria, “Cantiello Gaeta” e “San Michele”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato gli arresti ed i sequestri.