il caso

Nuova gestione del servizio idrico integrato: scelta inaccettabile per Novi Ligure

Gestione Acqua e il Comune: "Questa proposta rappresenta una scelta incomprensibile e profondamente sbagliata"

Nuova gestione del servizio idrico integrato: scelta inaccettabile per Novi Ligure
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Il Comune di Novi Ligure e Gestione Acqua esprimono la propria contrarietà all'estromissione di Gestione Acqua dalla gestione dell’Ambito Alessandrino, ritenendola una "scelta inaccettabile per tempi, contenuti e conseguenze".

L'estromissione di Gestione Acqua

La proposta emersa in una bozza di delibera, che verrebbe discussa nella prossima conferenza dell’Egato6 “Alessandrino”, prevede infatti il trasferimento dell’intera gestione del Servizio Idrico Integrato ad una nuova società, composta da Amag Reti Idriche e da Comuni Riuniti Belforte Monferrato e Val d’Orba Depurazione.

Gestione Acqua e il Comune novese sottolineano che "questa proposta rappresenta una scelta incomprensibile e profondamente sbagliata: avviare una gestione transitoria alternativa, con scadenza già fissata a marzo 2026, significa introdurre instabilità per un tempo limitato, compromettendo l’efficienza e la continuità del servizio nel lungo periodo".

"Significa, inoltre, escludere l’azienda più solida e investitrice dell’Ambito, che negli anni ha garantito standard elevati, infrastrutture moderne e continuità operativa a favore dell’intero territorio. Una decisione del genere avrebbe effetti destabilizzanti, generando contenziosi legali e mettendo a rischio il buon funzionamento del servizio" - aggiungono.

Secondo l'azienda del Gruppo Acos e l'amministrazione novese, un altro punto critico contenuto nella bozza di delibera è quello riguardante il ritiro del ricorso al TAR precedentemente presentato contro l’esclusione dei progetti PNRR.
"Tale scelta, contraddittoria rispetto alle precedenti deliberazioni dell’EGATO stesso, mette in discussione la legittimità dell’estensione dell’affidamento fino al 2034 – deliberata nel 2018 dallo stesso EGATO6 e validata all’epoca da ARERA.
Le tempistiche risultano peraltro discutibili: proprio in questi giorni sono attese le prime pronunce del TAR sui ricorsi presentati, che potrebbero rafforzare le posizioni dei gestori.
L’esclusione di Gestione Acqua metterebbe a rischio anche i finanziamenti PNRR del MASE già ottenuti dalla Società e in parte già investiti sul territorio. Trattandosi di fondi vincolati, perdere il ruolo di gestore comporterebbe conseguenze gravi sia finanziarie che operative, incidendo direttamente su opere pubbliche fondamentali".

Il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, ha dichiarato: “Come Sindaco, non posso che definire questa proposta inaccettabile. Né nei tempi né nei contenuti appare sensata o sostenibile. Come azionista principale di Gestione Acqua, azienda che è un vero patrimonio pubblico del nostro territorio, mi sento in dovere di difendere i risultati e gli investimenti realizzati negli anni, frutto di un lavoro serio, partecipato e trasparente, anche in difesa delle maestranze e del territorio.
Qualora questa delibera venisse davvero presentata, invito tutti i conferenzieri, in particolare coloro che rappresentano i territori serviti da Gestione Acqua S.p.A., a votare contro. L’ambito deve tornare ad essere luogo di sintesi e soluzioni, non uno strumento per escludere chi ha operato bene. Lasciare fuori Gestione Acqua significa colpire un modello virtuoso che ha garantito servizi di qualità a migliaia di cittadini.
Da parte dell’EGATO6 e del suo Presidente servirebbe oggi una gestione unitaria e condivisa, non un’imposizione transitoria e divisiva che rischia di lasciare solo danni.”

Domenico Miloscio, Sindaco di Pozzolo Formigaro, rappresentante del Novese in conferenza d’ambito, aggiunge: “Nel 2018 l’EGATO6 ha deliberato l’estensione dell’affidamento del servizio ai gestori, tra cui Gestione Acqua, fino al 2034. È sulla base di quella delibera che l’azienda ha programmato e realizzato importanti investimenti; la delibera 42, e ora questa bozza di delibera esecutiva, mettono in discussione contraddicendo quella scelta, compromettendo la credibilità dell’Ente e rimette in discussione l’operato dell’ambito stesso. Inoltre, il ritiro del ricorso al TAR voluto dalla Presidenza dell’ambito appare grave e dannoso per l’interesse pubblico.
La nuova società ipotizzata non garantisce né l’organizzazione né le capacità per portare avanti quanto serve al territorio. Escludere Gestione Acqua, che ha investito di più, significherebbe colpire il territorio, i lavoratori e l’intera collettività.”
Per questo, se venisse portata sul tavolo una delibera di questo genere, come Sindaco e come Conferenziere non posso che non condividere tale posizione, invitando gli altri conferenzieri a fare altrettanto".

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